La catena del valore fa leva sull’e-business

Secondo un’indagine di recente presentata da Kpmg Consulting, in collaborazione con The Economist Intelligence Unit, la trasformazione della "value chain" nel mondo della distribuzione è ormai direttamente indotta dallo sviluppo di nuo …

Secondo un’indagine di recente presentata da Kpmg Consulting, in
collaborazione con The Economist Intelligence Unit, la trasformazione
della "value chain" nel mondo della distribuzione è ormai
direttamente indotta dallo sviluppo di nuovi modelli di e-business.
La ricerca è stata realizzata con interviste a 42 senior executive e
331 industry executive in Nord America, Europa e Asia. Le aziende
coinvolte operano in sette settori industriali, ovvero
manifatturiero, chimico, comunicazioni, beni di largo consumo,
elettronico, farmaceutico e servizi finanziari.
L’analisi è stata sviluppata prendendo in esame tre fattori chiave:
il coinvolgimento del senior management nell’implementazione delle
strategie e-business; il livello di sviluppo dei siti Web delle
aziende; la percentuale di fatturato realizzato ad oggi dalle vendite
on line e quella attesa nei prossimi 18 mesi.
Tutti i sette comparti esaminati si stanno muovendo verso
l’e-business, ma a diverse velocità. In particolare l’elettronica e i
servizi finanziari sembrano più avanti dal punto di vista delle
infrastrutture tecnologiche e del commitment nella revisione dei
processi organizzativi ed operativi. Nei mercati consumer, invece,
non c’è ancora piena consapevolezza circa le potenzialità offerte
dalla combinazione tra asset fisici (negozi, magazzini, centri di
acquisto) e presenza on line. Per le aziende del settore è di
importanza strategica la focalizzazione dei diversi processi sul
cliente finale, sempre più vero perno attorno a cui deve ruotare
l’intera "value chain".
Le aziende intervistate, a livello cross industry, hanno evidenziato
una serie di aree ritenute critiche per l’affermazione della
"e-business value chain", ovvero struttura e organizzazione di
supporto, approccio al cliente, strategie di prodotto, gestione on
line della supply chain, alleanze e outsourcing.
Le attività di e-business vengono vissute positivamente se allocate
all’interno della società per il 54% degli intervistati, che vedono
in questo strumento la possibilità di integrare e di trasformare
profondamente le attività dell’azienda oltre che di integrare e
completare i canali di vendita. Il ricorso a forme di outsourcing,
viene invece visto come un vantaggio competitivo per quanto riguarda
la maggior rapidità di sviluppo dell’e-business e la possibilità di
creare centri di eccellenza. Di fronte al rischio di una
"commoditisation" nell’offerta di prodotti e/o servizi le aziende
ritengono poi indispensabile espandere il proprio portafoglio di
offerta, per offrire politiche di bundling e di personalizzazione del
prodotto.
Per quanto riguarda la capacità di sfruttare i vantaggi offerti dai
modelli di e-business nell’ambito delle attività di procurement e
supply management, l’analisi evidenzia l’adozione di un duplice
approccio: ricorso ai marketplace per i prodotti standard e
commodity, relazioni dirette con i fornitori per acquisti e contratti
con valenza strategica.
Nel corso del prossimo anno, Kpmg Consulting ha in programma una
nuova e aggiornata ricerca, seguendo gli stessi metodi di analisi,
con un focus specifico per il settore dei mercati consumer & retail
in Italia.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome