La Casta diserta l’innovazione

Tre giorni di Innovation Forum lasciano l’amara sensazione di una politica sempre distante dai temi dell’innovazione nel Paese.

La Casta non è tutta uguale. Se c’è quello che vuole chiudere Facebook c’è anche Michele Vianello, vicesindaco di Venezia che punta tutto sulla rete, in fibra ottica, che il Comune possiede e che il Comune non cederà mai.

Certo la maggior parte della classe dirigente di questo Paese nulla sa di Rete e tecnologia, ma tre giorni di Innovation Forum lasciano oltre a molta amarezza, qualche segnale positivo.

Come i tre giovani funzionari della Regione Sicilia che un po’ come Qui, Quo, Qua (un intervento diviso in tre) raccontano che anche nell’isola è possibile parlare di mobilità sostenibile utilizzando in modo intelligente i fondi pubblici.

Oppure il gracile fisico di Itsme che sta mettendo su chili e muscoli.

Alla fine, però rimane l’impressione che un Paese eternamente immobile come il nostro non sappia sostenere una manifestazione annuale dedicata all’innovazione.
Gli spunti positivi non sono mancati, ma per il secondo anno di seguito la politica ha disertato il centro congressi di Fiera Milano City.

Ministri, sindaco e presidente di Regione sono stati sopraffatti da altri impegni lasciando la scena, per esempio, all’assessore all’Innovazione del Comune di Milano che davanti a una platea affamata di Ict e innovazione afferma che il piano wireless di Milano non si farà, per i costi, ma anche perché il wireless lo usano in pochi.

Dimentica la pessima figura di governo, comune e regione sull’Expo per descrivere in toni lirici (il canto della Traviata che ci porta i voti per battere la temibile Smirne) la vittoria di Parigi. E chiude con un appello all’orgoglio nazionale.
Perché l’Italia non lo sa ma sull’America di Obama ha un grande vantaggio. “Noi abbiamo le radici che loro non hanno”.

E anni di analisi sul melting pot vengono portate via dall’impetuoso vento milanese di questi giorni.
Che spazza l’aria e abbassa l’inquinamento.
Unica soluzione per combattere l’aria cattiva di questa città che ha molto da lavorare sul piano della mobilità sostenibile come è stato confermato in questi tre giorni di dibattiti.
 
Fuori c’è il sole e alla sera in Tv Roberto Saviano.
Così, giusto per ricordarci in che Paese viviamo.

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