La Business intelligence possibile

Gartner vede un mercato in buona crescita.

Alla fine di quest’anno varrà, a livello mondiale, 2,5 miliardi di dollari, con crescita del 6% rispetto al 2005. E per il 2009 il volume d’affari sarà di 3 miliardi di dollari.


Quello della Business intelligence è un mercato caratterizzato da dinamismo, per Gartner, che preconizza una buona crescita delle licenze di software di Bi. È quanto emerge da un summit che l’analista sta tenendo a Londra al cospetto di alcune centinaia di manager.


Motivo dello sviluppo: le aziende dotate di lungimiranza assegnano alla Bi un ruolo di marcatore dell’innovazione e della crescita.


Base fondante di tale assunto è una ricerca che la società ha condotto, sentendo 1.400 Cio (per mezzo della divisione Gartner Executive Programme), che hanno sostanzialmente confermato l’idea di destinare, quest’anno, più risorse ai budget per gli investimenti in Bi (il 4,8% in più).


Al di là di comunicare questo flusso previsionale, Gartner si è sentita di fissare qualche punto cardine dell’attività, da cui sarebbe bene non discostarsi per far fruttare al meglio gli investimenti in Bi.


Si va dalla creazione di skill presso gli utenti aziendali che diano alle attività di analisi delle informazioni iu un ruolo centrale nell’ottenimento degli obiettivi di business, alla modifica del modo in cui la Bi è integrata nei processi di business, passando per il cambiamento della gestione dell’architettura informativa e del portafoglio applicativo aziendale.


In sostanza, l’invito latente sembrerebbe essere quello di far fruttare meglio le funzioni insite nelle applicazioni di Business intelligence, maagari lasciando da parte le vecchie abitudini, come quella di fare analisi di business con il foglio elettronico.

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