La Business intelligence di Bulgari brilla con Sap

Quando si parla di preziosi, il pensiero corre a Bulgari e alla rete di gioiellerie note in tutto il mondo. Proprio per fruire al meglio delle informazioni provenienti dagli oltre 126 negozi, che trattano anche profumi e tessuti in seta, l’azienda roma …

Quando si parla di preziosi, il pensiero corre a Bulgari e alla rete di gioiellerie note in tutto il mondo. Proprio per fruire al meglio delle informazioni provenienti dagli oltre 126 negozi, che trattano anche profumi e tessuti in seta, l’azienda romana ha deciso di implementare una soluzione di Business intelligence e un sistema informativo dinamico, tenendo conto dell’accresciuta complessità del business. Dopo aver tentato la strada dello sviluppo “fai da te” per razionalizzare i processi, nel 1997 Bulgari ha implementato Sap R/3 nei moduli Fi e logistica. A oggi, tutte le 27 società del Gruppo sono dotate di moduli standard dell’Erp del vendor tedesco, superando le difficoltà di comunicazione tra realtà appartenenti a Paesi diversi. Consapevole di doversi muovere principalmente in area “operational”, la Bulgari ha deciso di affrontare come prima questione l’aspetto transazionale per ottenere una base dati congruente, fatta di informazioni confrontabili. Già nel 2000, il gioielliere aveva preso in considerazione l’opportunità di implementare la soluzione Business Warehouse (Bw) di Sap, idea che è stata abbandonata (il numero delle persone da coinvolgere e la piattaforma in uso non erano adeguati all’entità del progetto) per poi essere ripresa a maggio del 2001, in relazione al cambio dell’intera infrastruttura It, con il passaggio dalla release 3.1 alla 4.6c di R/3 e dalla 1.2 alla 2.0b di Bw. L’implementazione, che è stata seguita dalla milanese Plaut, è terminata a settembre dello scorso anno, coprendo un intervallo temporale di circa 4 mesi effettivi.
«Siamo soddisfatti del risultato – ha spiegato Rosario Pasquariello, corporate It application director di Bulgari -. L’accoglienza è stata buona, dato che il front end è molto semplice ed efficace per utenti che non devono compiere operazioni particolarmente evolute».
Nell’ottica dell’internazionalizzazione, le esigenze di Bulgari erano quelle di poter effettuare consegne rapide e di utilizzare al meglio, decentrandole, le informazioni per
effettuare l’analisi degli ordini aperti, dello stock, del sell-in (presso punti vendita, negozi e catene di distribuzione) e del sell-out (al cliente finale). Con l’introduzione di Bw, poi, il reporting non si lega più a R/3.
«Sebbene Sap sia noto per essere un sistema rigoroso, la nostra intenzione – ha proseguito il manager – è quella di continuare a investire su Bw, vedendolo come sistema propedeutico, per poter sfruttare la potenzialità delle informazioni che, se gestite in modo strutturato, possono acquisire un peso determinante per reagire con prontezza alle evoluzioni di un mercato volubile». L’implementazione, oltre che da tecnici Plaut, è stata seguita da personale interno di Bulgari e direttamente da Sap Italia per quanto riguarda la garanzia dello standard. «Bw ci ha fatto scontrare con l’esigenza della qualità del dato – ha concluso Pasquariello -, in particolare con l’anagrafica materiali e con l’aspetto procedurale, che nel nostro caso ha un’impostazione di tipo familiare».

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