La burocrazia costa alle imprese un euro ogni 10 minuti

Secondo CMA; per le piccole imprese italiane gli adempimenti sono complessi, ripetitivi e costosi. E una normale interazione on-line con la Pubblica Amministrazione è ancora un obiettivo lontano.

La
burocrazia costa a 4,5 milioni di piccole imprese, 1 euro ogni 10 minuti, 6
euro all’ora, 48
euro ogni giorno lavorativo, 11mila euro all’anno. Il che porta, secondo
le stime di Cna, alla sbalorditiva cifra di 5 miliardi di euro.  

Per il
75% delle imprese (lo certifica un rsondaggio della confederazione condotto
su 2.400 imprese nella seconda metà
del mese di settembre), la
burocrazia è tra i principali fattori responsabili
della decrescita economica dell’Italia degli ultimi sette anni. Gli adempimenti
sono complessi, ripetitivi e costosi. In più, in barba ai principi contenuti
nello Statuto delle Imprese, essi non sono pensati e realizzati su misura delle
imprese più piccole: il 75,7% delle micro imprese (meno di dieci addetti)
ritiene che la burocrazia sia tra i principali fattori di freno allo sviluppo
della loro attività. Tale percentuale scende di otto punti, al 68%, nel caso delle
imprese con più di dieci addetti.

Per il 72%
delle imprese la complessità degli adempimenti è il principale difetto
della burocrazia. La difficile comprensibilità delle norme sottrae un tempo
all’attività aziendale: per il 41,8% delle imprese, si arriva fino a tre
giorni al
mese (24 ore lavorative) ma nel 30,7% dei casi, vengono impiegate fino a 5 giornate al mese (40
ore lavorative). Per molte imprese, il rispetto degli adempimenti diventa
spesso un vero e proprio calvario. È il caso, in primis, del Sistri,
ritenuto molto problematico dal 61% delle imprese obbligate a osservarlo.

Un giudizio fortemente critico
riguarda anche lo Spesometro e la Responsabilità Solidale negli Appalti estesa
alle ritenute fiscali. Questi adempimenti sono ritenuti altamente problematici
rispettivamente dal 45,4% e dal 47% delle imprese tenute ad assolverli. Le
percentuali di imprese insoddisfatte sono ancora più alte nei settori di
attività in cui l’obbligo ad adempiere risulta più pervasivo. È il caso
dell’autotrasporto e delle autoriparazioni, per quel che concerne il Sistri e
delle imprese della manifattura delle costruzioni per quel che riguarda la
Responsabilità Solidale negli Appalti estesa alle ritenute fiscali.

E per le
piccole imprese italiane una normale interazione on-line con
la Pubblica Amministrazione resta ancora un obiettivo lontano. Il livello di informatizzazione
della Pa è infatti giudicato del tutto inadeguato rispetto alle necessità
delle imprese da circa il 53% di esse. L’inadeguatezza del livello di informatizzazione
della Pa si evince soprattutto dalla (scarsa) capacità di interagire on-line con
l’operatore pubblico: in media, solo un’impresa su tre (meno del 30%) riesce a
sbrigare più della metà delle pratiche per via telematica.

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