Con FreeADSL, la società italiana combina il servizio satellitare con la connessione in rame per portare larga banda all’untete finale.
In parallelo alle offerte di connessione a banda larga dei vari carrier, Netsystem si propone sul mercato con una proposta innovativa e, per certi versi, interessante. Stiamo parlando dell’offerta FreeAdsl con la quale è possibile, tramite connessione satellitare, usufruire di una banda in entrata di circa 300 Kbps senza che sia necessario sottoscrivere abbonamenti a canone fisso. Il costo della connessione si limita, infatti, all’effettivo consumo, al prezzo di 95 lire al minuto con scatto alla risposta. Il funzionamento è basato, come nell’Adsl, su una connessione asimmetrica: la trasmissione avviene via modem, e quindi a una velocità fino a 56 Kbps, mentre la ricezione avviene via satellite, attraverso una parabola collegata alla scheda modem satellitare installata nel Pc, ad alta velocità fino 300 Kbps. Durante la navigazione, tutte le richieste effettuate vengono inviate al Pop Netsystem. Da qui i dati vengono inviati in tempo reale al satellite che li ritrasmette in banda larga al modem satellitare collegato alla parabola.
Gli svantaggi più evidenti di questo tipo di soluzione riguardano innanzitutto il fatto che la trasmissione dei dati avvenga via modem, limitando, di fatto, la velocità di upload. Da un certo punto di vista si può considerare un problema trascurabile anche se questa limitazione può, a nostro avviso, risultare decisiva nel momento in cui sia necessario effettuare una scelta fra più proposte. Si tratta, però, di un problema strutturale legato all’architettura della soluzione, e quindi non bypassabile in nessun modo. Il secondo punto da considerare riguarda la necessità di dotarsi di una parabola satellitare per usufruire del servizio FreeAdsl. A prima vista non sembrerebbe una discriminante di particolare peso, vista l’oramai vasta diffusione di questi dispositivi all’interno delle abitazioni. Per la ricezione dei dati occorre però che la parabola sia orientata su Astra, mentre, comunemente, gli apparecchi per la ricezione dei canali televisivi satellitari sono orientati su Hotbird. La soluzione non è comunque particolarmente onerosa, visto che è possibile installare un dual feed sulla parabola che già si possiede.
L’ultimo punto da considerare riguarda il problema dell’implementazione del Tcp/Ip via satellite. Al di là dei possibili disturbi sul segnale in caso di maltempo, rimane quello dovuto all’ACK (Acknowledgement) del pacchetto che consente l’invio del successivo. Questo introduce un rallentamento sul ritmo di trasmissione per ogni singolo hop che comporta una banda passante effettiva inferiore a quella teorica.
In conclusione possiamo parlare di una buona soluzione “con riserva”, interessante laddove non sia possibile, per mancanze di centraline Adsl, ottenere un collegamento terrestre a banda larga.