Kyneste irrompe nel mercato Asp

La Banca di Roma entra direttamente nel mondo dell’e-business, riproponendosi di diventare la più grossa web farm italiana. E’ questo il motivo del lancio di Kyneste, un solution provider volto ad offrire servizi ad alto valore aggiunto alle med …

La Banca di Roma entra direttamente nel mondo dell’e-business,
riproponendosi di diventare la più grossa web farm italiana. E’
questo il motivo del lancio di Kyneste, un solution provider volto ad
offrire servizi ad alto valore aggiunto alle medie e grandi aziende.
Il mercato di riferimento in senso stretto è quello degli Asp
(Application Service Provider), ma su questa base il management ha
innestato due elementi innovativi, almeno per l’Italia, quali
l’one-stop-shop e il renting. Dietro i termini inglesi ci sono dei
concetti tanto semplici quanto interessanti: nel primo caso, grazie
ad accordi specifici con partner qualificati, Kyneste potrà fornire
ai suoi clienti dei servizi non suoi ma con un livello di qualità
garantito da Sla (Service Level Agreement)piuttosto dettagliati. La
disponibilità del servizio con contratti di affitto, poi, permetterà
di accedere al servizio anche ad aziende di dimensioni medie, alle
quali ancor oggi viene imposto un elevato costo di entrata nel mondo
del commercio elettronico.
"Anche negli Sla proponiamo qualcosa d’innovativo – ha detto
Massimo Ferriani, direttore generale di Kyneste – in quanto saremo
noi stessi ad avvisare il cliente di eventuali scadimenti della
qualità del servizio"
. Ferriani, che ha 33 anni, viene da
esperienze importanti in Netscape, Telecom e Inet. Kyneste non avrà
una vera e propria ricerca e sviluppo, ma un continuo scouting
tecnologico.
Kyneste parte con un capitale di 20 miliardi, interamente della Banca
di Roma, con l’obiettivo di aumentarlo e di andare in Borsa prima
possibile. Le alleanze attualmente in essere tra l’istituto bancario
e fornitori del settore ICT non verranno modificati, "anzi potrebbero
essere rinforzati", nelle parole di Carmine Lamonda, direttore
generale della Banca di Roma. I primi clienti non verranno dai
contatti dell’Istituto, che pure saranno contattati nella prima fase
di vita, rivolta al B2C e all’e-procurement.

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