
Un’indagine rivela che i search engine sono la bussola preferita per navigare sul Web. E in molti cliccano sui link sponsorizzati
“I motori di ricerca si stanno sempre di più affermando come le bussole privilegiate della navigazione in rete. Sembra che ormai
nessuno ne possa più fare a meno, ma ancora ampi sono i margini di miglioramento rispetto all’efficacia dei risultati di risposta”. E’ la sintesi dei risultati dell’indagine “Gli
italiani e i motori di ricerca” realizzata da QMark su commissione di alcune delle principali aziende italiane nel settore del search marketing come Ad Maiora, Intarget, Overture, Popularity, Sems e Slash.
Un risultato che spinge i ricercatori ad affermare che “è impossibile non
prendere in considerazione questi siti quando si pianifica sul web. Non basta
però essere presenti per farsi cliccare; importante è rispondere con
coerenza alle ricerche dell’utente . Uno degli aspetti che bisogna cercare di tenere sotto controllo, in quanto è quello che gli utenti richiedono come assioma fondamentale, è la pertinenza dei risultati ottenuti con l’obiettivo della ricerca iniziale”.
L’affermazione, comprensibile visto i committenti della ricerca, è giustificata dai risultati dell’indagine secondo la quale tutti coloro che sono stati intervistati utilizzano i motori di ricerca e ben il 55% degli intervistati dichiara una spiccata propensione a cliccare sui link sponsorizzati, decisamente superiore nelle donne rispetto agli uomini.
Nella classifica dei motori Google è sempre il
preferito
che dà ben 60 punti di scarto a Virgilio e ancora di più a Yahoo che si aggiudica il terzo posto. Secondo la ricerca esiste una strettissima correlazione tra conoscenza ed utilizzo dei motori (cosa non
sempre scontata) fra i quali spiccano due outsider: Msn, meno noto di quanto utilizzato, e Altavista che gode di una notorietà superiore al suo livello di utilizzo da parte degli utenti frutto probabilmente dell’eredità lasciata dagli anni della new economy.
Il motore di ricerca
effettivamente utilizzato sembra fondare il suo successo sull’abitudine (31,7%),
non disgiunta da un buon livello di soddisfazione e credibilità.
Relativamente poco importante sembrano essere facilità d’utilizzo e notorietà del motore.
Come accennato tutti utilizzano i search
engine. Un utente su due, però, li utilizza spesso e un nutrito gruppo (38,5%)
li usa sempre. In aumento è la percentuale di coloro
che attraverso Internet ricerca beni da acquistare, soprattutto biglietti e viaggi (49,1%).
In particolare gli uomini hanno valori sopra la media in termini di ricerca di prodotti tecnologici e beni da acquistare, mentre le donne puntano la loro attenzione su notizie riguardanti la salute e informazioni culturali in genere.
Estremamente alto è il livello di
soddisfazione degli utenti circa il loro motore preferito; gli
intervistati che si dichiarano molto soddisfatti sono circa il 51,1%, mentre
quelli abbastanza soddisfatti sono il 48,1%; la quasi totalità.
Le caratteristiche che vengono maggiormente apprezzate da coloro che visitano i siti sono la velocità di reperimento dei dati, (68% dei casi) e la pertinenza dei risultati (67,7%); questi due aspetti sono lo specchio dell’efficacia e dell’efficienza, qualità fondamentali richieste dagli utenti della rete ma, talvolta, messe in crisi dall’eccesso di attività sponsorizzate non ben gestite, che si suppone siano in parte responsabili dei risultati non attinenti.
Oltre
il 50% degli utenti non riesce sempre a trovare attinenti i risultati
ottenuti
. Un risultato che si spiega anche con quel 36% di persone che utilizza il motore digitando semplicemente il nome
dell’oggetto senza ulteriori dettagli (esempio: per cercare un cellulare digitano “telefono cellulare”). È probabile però che, così facendo, non si sia soddisfatti del risultato: infatti si sfogliano fino a cinque pagine successive e, in un quarto dei casi,
si procede con una nuova ricerca.