Italia ancora poco familiare con l’euro

A un anno dall’introduzione dell’euro, Europay International (circuito di pagamento europeo che controlla i marchi Maestro, Cirrus ed Eurocheque per le carte di debito e MasterCard per quelle di credito) ha traccia il bilancio delle transazioni avvenut …

A un anno dall’introduzione dell’euro, Europay International (circuito di
pagamento europeo che controlla i marchi Maestro, Cirrus ed Eurocheque per
le carte di debito e MasterCard per quelle di credito) ha traccia il
bilancio delle transazioni avvenute con moneta unica attraverso le proprie
carte di credito MasterCard ricavandone un quadro indicativo sul
comportamento degli ndividui paese per paese.
Con 3,2 milioni, la Francia è il paese che ha registrato il maggior numero
di transazioni nel corso del 1999, seguito, a lunghissima distanza, dal
Belgio con circa 40 mila e dalla Germania con circa 25 mila. L’Italia si è
classificata al settimo posto, con 7.700 transazioni, alle spalle anche del
Regno Unito che non aderisce all’Unione europea), dell’Irlanda e della
Spagna. La classifica delle "top ten" si chiude con Malta, Lussemburgo e
Finlandia.
Guardando ai dati del nostro Paese, scopriamo che l’andamento delle
transazioni è stato piuttosto incostante: praticamente nullo in gennaio e
febbraio dello scorso anno, alto a marzo con 704 transazioni, ridotto a
circa 500 in media nei tre mesi successivi, per poi attestarsi intorno alle
700 transazioni da settembre in avanti, con una punta superiore alle mille
in dicembre. Quindi, In Italia, si ricorre poco al pagamento in euro sia da
parte dei titolari italiani sia di quelli stranieri. Ma la tendenza cambia
quando i nostri concittadini vanno all’estero, dove evidentemente risulta
più facile ricorrere alla carta di credito per pagare in euro. Infatti, i
titolari italiani MasterCard hanno effettuato all’estero oltre 50mila
transazioni, posizionando l’Italia al 6=B0 posto in Europa, alle spalle di
spagnoli, inglesi, belgi, tedeschi e olandesi. I titolari olandesi sono i
primi della classifica con oltre 1,1 milione di transazioni effettuate al
di fuori dei loro confini.
Analizzando, infine, i settori che sono stati oggetto delle transazioni in
euro, il primo posto spetta ai trasporti, che hanno catalizzato oltre 3
milioni di transazioni, con una media costante nell’arco dell’anno. Subito
dopo vengono gli acquisti via Internet (oltre 60mila), che nel periodo
estivo sono state dieci volte superiori a quelle effettuate nel mese di
gennaio. Al terzo posto figurano i pagamenti al retail e poi, a seguire, i
servizi (telecomunicazioni, assicurazioni e altro), i trasporti aerei, gli
hotel, i ristoranti e il noleggio auto.
"Per l’anno in corso, calcoliamo che il ricorso alle carte di credito per i
pagamenti in euro possa crescere di un 10-20 per cento, fino a diventare
molto più massiccio nel 2002, anno in cui l’euro sostituirà tutte le val
ute
dei paesi aderenti all’Ue", ha commentato Gaetano Carboni, direttore
generale per l’Italia di Europay International.

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