Le previsioni per prodotti a cavallo tra smartphone e tablet sono incoraggianti. Quest’anno si va oltre il rddoppio, per arrivare alla soglia dei 150 milioni di unità nel 2016.
In un Ces tutto sommato non particolarmente prodigo di grandi novità, e soprattutto particolarmente attento al tema dei servizi e dei contenuti, la moda targata 2013, ci sia permesso il termine, è quella dei phablet.
Prodotti a metà strada tra telefoni e tablet, come del resto ben suggerisce il nome, i phablet hanno display con una dimensione minima di 5 pollici e, al momento, risultano tra I prodotti caldi dell’anno.
Le prime stime rilasciate da iSuppli parlano infatti di 60,4 milioni di unità consegnate nel corso di questi 12 mesi, in crescita del 136 per cento rispetto ai 25,6 milioni dell’intero 2012.
Nati come prodotti differenziati in una gamma sempre più uniformata verso formati standard, i 7 o i 10 pollici per i tablet, diagonali naturalmente inferiori per gli smartphone, i phablet rappresentano oggi la soluzione ponte che consente di fruire con risultati migliori dei contenuti rich media.
Le previsioni di iSuppli sono particolarmente incoraggianti: la crescita è destinata a proseguire secondo una rampa lineare nei prossimi tre anni, fino a raggiungere, a fine 2016, un totale di 146 milioni di unità vendute in un anno.
Per quanto riguarda i noi dei protagonisti di questa nuova onda, iSuppli identifica i player cinesi e asiatici in generale come i primi entranti nel comparto: non a caso Huawei in occasione del Ces ha presentato il suo modello Ascend Mate, con display da 6,1 pollici, con l’ambizione di avere a listino lo smartphone con il display più grande oggi disponibile sul mercato; sulla stessa scia si è mossa anche Zte che ha lanciato Grand S, display da 5 pollici, risoluzione 1920 x 1080 e profilo da 6,9 millimetri; Lenovo, dal canto suo, è arrivata ai 5,5 pollici con il suo K900, mentre Sony Mobile si è fermata ai 5 pollici con Xperia Z.
