Isp: 12 aziende fanno il settore

Su 131 aziende il giro d’affari è fatto essenzialmente dalle imprese di maggiori dimensioni

Gli Isp italiani secondo l’Istat (dati 2005) sono in generale molto più
piccoli delle società di Tlc, ma il settore è fatto essenzialmente dalle grandi
società. Si tratta in totale di 131 imprese che forniscono accesso a Internet
per un totale di 67.241 addetti. Il fatturato complessivo è di 23.752 milioni di
euro, ma 22.802 milioni di euro di fatturato e 65.908 addetti arrivano da sole
12 imprese con oltre cento dipendenti. Il 90,8% delle imprese ha meno di cento
addetti che fanno registrare, rispetto alle imprese più grandi, livelli più
elevati sia in termini di fatturato che di investimenti per addetto.



Tuttavia, poiché circa il 70% delle
imprese
attive nella fornitura di accesso ad Internet svolge l’attività
principale nei comparti quali la telefonia fissa e mobile, i servizi informatici
risulta piuttosto difficile isolare le caratteristiche economiche specifiche del
settore. I servizi di connessione offerti ad utenti finali sono costituiti da
5,8 milioni di utenze Internet gratuite e 7,1 milioni di utenze Internet a
pagamento (di cui l’80,1% utenze residenziali e il 19,1% utenze affari).
Inoltre, il 25,9% delle utenze a pagamento è rappresentato da utenze di tipo
flat (Always on), ovvero abbonamenti di accesso a Internet a prezzo fisso,
indipendentemente dal tempo di connessione.


La distribuzione per area
geografica
delle utenze Internet risulta piuttosto omogenea, con quote
relativamente più elevate nel Nord-ovest (29,7%) e nel Mezzogiorno (27,2%)
rispetto al 21,9% del Centro e al 21,2% del Nord-est. Dal punto di vista della
modalità di trasmissione, la velocità di download più frequente è quella fino a
399 Kbit/s (con 6,2 milioni di utenze attive), ma continuano a crescere
rapidamente le utenze Internet con velocità di download da 400 Kbit/s a 1,99
Mbit/s (da 3,9 nel 2004 a 4,6 milioni nel 2005), come pure quelle superiori a 2
Mbit/s (da 0,4 nel 2004 a 2,1 milioni nel 2005). Di contro, la velocità di
upload più frequente è quella fino a 255 Kbit/s, con 6,2 milioni di utenze.
Anche in questo caso, aumentano in misura consistente le modalità “più veloci”
(rispettivamente 5 milioni le utenze con velocità di upload da 256 a 511 Kbit/s
e 1,7 milioni quelle con velocità superiore a 512 Kbit/s).


La gamma dei servizi offerti dagli
Isp

è piuttosto ampia e la loro importanza relativa è soggetta a rapide modifiche in relazione all’evolversi e al diffondersi della tecnologia. Nel 2005, le
principali tipologie di offerta sono costituite dalla fornitura dei servizi di posta elettronica (93,9%), dalla registrazione di dominio (91,6%), dai servizi di hosting (89,3%) e dalla
vendita di prodotti software o hardware (84,7%). E’ da segnalare, inoltre, il significativo sviluppo dell’offerta dei servizi Voip, erogati dal 41,2% delle imprese. In particolare, le grandi imprese offrono più frequentemente i servizi di vendita di prodotti software e
hardware, di registrazione di domini e la posta elettronica. Al contrario, le stesse risultano meno attive nei servizi di formazione, e-commerce e sviluppo di pagine Web.

La struttura dei ricavi delle imprese che
forniscono interconnessione rispecchia in modo evidente il fatto che tale
fornitura rappresenti, nella maggior parte dei casi, un’attività secondaria per
l’impresa. Infatti, appena l’11,9% dei ricavi deriva dalle attività di
connessione a Internet, di cui il 7,5% è attribuibile in prevalenza alla
fornitura di servizi di accesso xDSL.

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