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Irideos, banda larga per aziende e distretti industriali

La rete in fibra corre per 14.925 km lungo le aree industriali, dieci sono i centri di raccolta dati collegati alla fibra e 2.100 i punti di accesso.

Sono alcuni numeri di Irideos, l’ex Infracom, la società di F21 (dove la Cassa depositi e prestiti detiene il 14%) che ha come mission la digitalizzazione delle imprese del made in Italy.

Guidata da Mauro Maia, ex senior partner di F21, la società realizza oggi ricavi per 168,5 milioni ma l’obiettivo è di arrivare a 250 mettendosi in competizione diretta sul fronte delle imprese con le altre società della banda larga.

Irideos già attiva in Val di Fassa

Il manifatturiero è il target principale di Irideos che punta sui distretti industriali come quello della Val di Fassa in Trentino dove è già all’opera.

L’obiettivo è un rendimento annuo del 12%. A differenza di altri competitor Idideos vende fibra accesa con i servizi tra i quali ci sono anche dieci data center il più grande dei quali è a Milano in via Caldera dove, secondo la società, passa il 70% del traffico Internet italiano. Per questo F21 definisce Irideos strategica per il Paese.

L’obiettivo è di diventare il terzo operatore business to business dopo Telecom e Fastweb e partner di delle aziende medio-grandi per la gestione dei dati e la connessione in sicurezza.

Attualmente dalla rete arriva il 60% dei ricavi, mentre il resto proviene dalla gestione dei dati.

Nell’ultimo anno la società ha messo a segno cinque acquisizioni del valore di oltre cento milioni di euro e del gruppo fanno parte McLink di Trento e Roma, la Big Tlc di Bergamo e KpnqWest per il cloud.

Si muove Open Fiber

Nel frattempo si muove anche Open Fiber che ha inaugurato il primo cantiere nelle aree bianche (o a fallimento di mercato) della Valle d’Aosta.

Il cablaggio è iniziato a Issime nella valle del Lys dove le circa 400 unità immobiliari saranno collegate in modalità Ftth (Fiber to the home), con velocità fino a 1 gigabit al secondo. In tutta la Regione sono previsti stanziamenti di 10,6 milioni dal Fondo nazionale sviluppo e coesione (Fsc) e di 5,7 dai fondi Feasr della Regione. Saranno interessati circa 64 mila cittadini di 74 comuni.

La società ha vinto le prime due gare per le aree a fallimento di mercato dove ha in programma investimenti per circa 2,6 miliardi di euro. I due bandi riguardano in totale 6753 comuni per 9,3 milioni di abitazioni nelle aree C e D (a fallimento di mercato) da aggiungersi ai 9,5 milioni delle aree A e B.

Intanto in maggio è stato completato il piano di cablaggio di Catania con un’infrastruttura interamente in fibra ottica a banda ultra larga, realizzata da Open Fiber con un investimento di circa 30 milioni di euro.

La rete Open Fiber ha raggiunto nel comune etneo oltre 120mila unità immobiliari – tra case e aziende – in modalità Ftth (Fiber To The Home). Catania è la seconda città a essere completata tra le prime 10 del piano di Open Fiber per le aree di mercato, che comprende 271 città italiane, e la prima del Mezzogiorno.

 

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