Come abbiamo visto, Apple ha arricchito la famiglia iPhone 16 con il nuovo modello 16e che, nella gerarchia della società di Cupertino, va ad occupare lo slot che in precedenza era destinato ai modelli SE, cioè quello di prodotto entry level nella gamma di smartphone.
Rispetto all’ultima generazione di iPhone SE, la terza, che aveva debuttato circa tre anni orsono, iPhone 16e rappresenta un aggiornamento significativo in tutti gli aspetti: il design, il display, il processore e così via.
È vero che si è alzata l’asticella del prezzo d’ingresso nel mondo iPhone, ma – oltre a considerare i tre anni passati – le caratteristiche hardware sono di livello superiore e la dotazione di base in termini di archiviazione ora è di 128 GB.
Rispetto ad iPhone SE, che rappresenta ormai una piattaforma superata dal tempo, non supporta Apple Intelligence e comunque non è più in catalogo, ci sembra dunque più interessante fare un confronto con il modello immediatamente successivo nella scala di caratteristiche tecniche e prezzo, l’iPhone 16, delineando quelli che sono a nostro avviso i principali pro e contro nello scegliere il nuovo iPhone 16e rispetto a quello che occupa lo scalino superiore nella gamma.
I pro di iPhone 16e
Il prezzo
I vantaggi dello scegliere iPhone 16e partono naturalmente dal fatto stesso di essere il modello di iPhone più economico dell’attuale catalogo Apple. Per 729 euro (nella configurazione minima), invece dei 979 euro di iPhone 16, a parità di spazio di storage, si entra nel mondo iPhone dalla porta principale, con supporto per Apple Intelligence, chip A18 di generazione attuale, un display OLED Super Retina XDR da 6,1”, Face ID (con l’uscita di catalogo del modello SE, va in pensione l’iconico tasto Home e con esso il Touch ID), funzioni satellitari, connettività USB-C (anche la porta Lightning viene riposta in soffitta).
Certo, con qualche compromesso, anche in alcuni dei componenti citati, come vedremo. Tuttavia, tranne per alcune funzionalità avanzate – compromesso accettabile in relazione al prezzo –, un’esperienza di iPhone, di iOS e delle tecnologie Apple essenzialmente completa.
Apple Intelligence
Per esperienza completa, intendiamo anche Apple Intelligence, che da noi ancora non è disponibile ma di cui la società di Cupertino ha di nuovo confermato ufficialmente l’arrivo ad aprile. O meglio: sarebbe più prudente dire che ad aprile Apple Intelligence inizierà ad arrivare anche in italiano, perché è plausibile ritenere che anche in Europa, come è avvenuto negli Stati Uniti, il rilascio delle funzionalità basate su AI possa essere graduale attraverso diversi aggiornamenti successivi.
In ogni caso, iPhone 16e fornisce una piattaforma harwdare in grado di supportare Apple Intelligence, quando arriverà in Italia.
Autonomia
Sarà tutto da verificare con le prove sul campo, perché per ora ci basiamo solo sulle specifiche tecniche dichiarate da Apple, ma c’è una cosa su cui iPhone 16e potrebbe addirittura superare iPhone 16: la durata della batteria.
Per il nuovo arrivato, Apple infatti dichiara un’autonomia fino a 26 ore in riproduzione video, fino a 21 ore in riproduzione video streaming e fino a 90 ore nella riproduzione audio. A seconda dei task, si tratta di prestazioni che vanno dalle 3 alle 10 (nella riproduzione audio) ore in più rispetto ai valori dichiarati per iPhone 16. Il confronto con iPhone SE di terza generazione non si pone nemmeno. Questo risultato si basa chiaramente sull’elevata efficienza della piattaforma d’elaborazione sviluppata da Apple. E proprio nell’iPhone 16e, per la prima volta, l’azienda utilizza un modem cellulare progettato in casa, Apple C1, che ha evidentemente anch’esso contribuito a tale performance in questo ambito.
I contro di iPhone 16e
Qualche ingrediente in meno
Come dicevamo, tutto ciò che è importante, essenzialmente c’è, nell’iPhone 16e. Ma, rispetto ad iPhone 16, non c’è proprio tutto, ma quasi tutto. Spulciando tra le righe delle specifiche tecniche, vediamo che a volte, anche nelle voci segnate come presenti, c’è qualcosa che manca. Rinunce che potrebbero avere più o meno importanza, ma che comunque è meglio conoscere.
iPhone 16e è sì equipaggiato con il chip A18 dell’attuale generazione, ma in una versione ridotta rispetto a iPhone 16: ha una GPU 4‑core invece che 5‑core (nel chip A18 Pro di iPhone 16 Pro i core della GPU diventano ancora di più, 6). I core di CPU e Neural Engine sono invece gli stessi. Il tasto Azione è presente (ottima notizia), ma non quello per il controllo fotocamera. Anche sul modello entry level arriva un bel display OLED all‑screen da 6,1″ Super Retina XDR, ma non c’è la Dynamic Island, né i superlativi valori di luminosità di picco e minima rispettivamente di 2000 nit e 1 nit.
iPhone 16e supporta la ricarica wireless Qi fino a 7,5W, mentre iPhone 16 è compatibile con la ricarica wireless MagSafe fino a 25W: il nuovo modello più conveniente, quindi, non offre il comodo MagSafe e di conseguenza nemmeno la compatibilità con gli accessori MagSafe.
Un’altra cosa che notiamo è che iPhone 16e non incorpora il chip Ultra Wideband di seconda generazione che ha la funzione di migliorare la precisione e l’efficienza nella localizzazione e di abilitare la comunicazione a corto raggio con dispositivi compatibili. Né integra il supporto per Thread, il protocollo di rete di nuova generazione per la smart home.
Il sistema fotografico
È probabilmente il comparto fotografico l’aspetto in cui si concentrano in un unico ambito le maggiori differenze tra i modelli di iPhone, e, nello specifico, le mancanze di iPhone 16e. Il sistema di fotocamere di iPhone 16 Pro è a tripla fotocamera: Fusion da 48MP, ultra‑grandangolo da 48MP e teleobiettivo da 12MP. Quello di iPhone 16 è a doppia fotocamera: Fusion da 48MP e ultra‑grandangolo da 12MP. iPhone 16e ha invece una singola fotocamera Fusion da 48MP (non esattamente la stessa di iPhone 16).
Le funzionalità di fotografia computazionale di Apple consentono di avere uno zoom 2x che l’azienda definisce di qualità ottica. È presente altresì la maggior parte delle funzioni fotografiche apprezzate dagli utenti iPhone, e siamo fiduciosi che anche la fotocamera di iPhone 16e offrirà l’elevata qualità di immagine che ci attendiamo da Apple. Ma, chiaramente, mancano il teleobiettivo e l’ultra‑grandangolo dedicati, così come mancano alcune funzionalità, tra cui ad esempio le foto macro e quelle spaziali o gli stili fotografici di nuova generazione. Anche la registrazione video vede alcune funzionalità in meno rispetto a iPhone 16 e 16 Pro, così come la fotocamera frontale, che d’altro canto fa un notevole balzo in avanti in confronto a quella di iPhone SE.
In definitiva, chi pone il comparto fotografico tra i principali criteri di scelta di uno smartphone, preferirà forse analizzare più da vicino quali sono i compromessi scelti da Apple per il suo nuovo entry level. Ma questo, nel decidere sull’acquisto, conviene naturalmente farlo per tutte le caratteristiche.
In generale, chiaramente con la scelta di iPhone 16 si rinuncia a qualcosa, ma, in rapporto al risparmio, ci sembra che il nuovo membro della famiglia rappresenti una proposta sicuramente interessante, che ha il potenziale di allargare ulteriormente la platea di utenti di iOS nella nuova era di Apple Intelligence.









