iPadOS

Fino ad iOS 12, le due linee di dispositivi mobile di Apple, lo smartphone iPhone e il tablet iPad, si basavano sullo stesso sistema operativo, iOS per l’appunto. Con iOS 13, reso anch’esso da poco disponibile da Apple, le strade si separano.

I sistemi operativi mobili di Apple diventano quindi due, ciascuno ottimizzato per una categoria di dispositivi: iOS per gli iPhone e iPadOS per gli iPad.

iPadOS, ora disponibile come aggiornamento gratuito per gli utenti di iPad, è dunque al suo debutto, ma chiaramente non nasce dal nulla. Condivide buona parte del “DNA” di iOS e si basa, per così dire, sulle stesse fondamenta di quello che è stato finora il software di sistema sia degli iPhone che degli iPad.

Perché Apple ha preso questa decisione? Sappiamo della tradizionale e radicata contrarietà da parte di Steve Jobs a puntare su un unico sistema operativo per tutti i dispositivi: Mac, iPhone e iPad. Jobs preferiva offrire un’esperienza d’uso che fosse ideata e ottimizzata per le caratteristiche dello specifico device, sfruttando al massimo la possibilità da parte di Apple di progettare tutto in casa, hardware e software.

Pur con le ovvie differenze ed evoluzioni, questa visione sembra continuare a dettare la linea di Apple. iPad presenta caratteristiche che lo distinguono in modo peculiare da iPhone: in primis, lo schermo multi-touch di dimensioni maggiori, con tutto ciò che questo comporta. Poi, ad esempio, prestazioni hardware superiori (in alcuni casi) e supporto per la penna digitale Apple Pencil.

iPadOS offre quindi un’esperienza ottimizzata per il tablet di Apple, introducendo funzionalità che non potrebbero avere spazio nell’iPhone e che invece possono migliorare molto la produttività degli utenti che usano iPad, soprattutto (ma non solo) per la loro attività professionale.    

I vantaggi di iPadOS

iPadOS si avvantaggia al massimo del display più ampio di iPad, a partire dalla schermata Home, che Apple ha ridisegnato. Tutto quello spazio solo per le icone delle app è un po’ “sprecato”, devono aver pensato a Cupertino: con il nuovo sistema operativo di iPad è possibile tenere fissi sulla schermata Home anche i widget della vista Oggi. E quindi, avere un colpo d’occhio sulle informazioni che siamo abituati a consultare più spesso, come per esempio il meteo, le ultime notizie, gli impegni registrati nel calendario e così via.

Un aspetto che già distingueva iPad da iPhone erano le funzionalità di multitasking molto più potenti e versatili del primo. Slide Over e Split View non sono dunque novità in assoluto, ma con iPadOS diventano ancora più smart e versatili, rendendo il multitasking su iPad, una funzione estremamente utile soprattutto per chi usa il tablet in ambito professionale, ancora più efficace.

iPadOSCon iPadOS è possibile aprire la stessa app in entrambi gli spazi della Split View, ad esempio per lavorare su due documenti affiancati nella stessa app. Oppure, aprire due app diverse nei due spazi, per passare velocemente da una all’altra e lavorare comodamente con entrambe. Anche Slide Over, per scorrere tra le app che utilizziamo, è stato ridisegnato e ottimizzato: supporta più app e può essere utilizzato ovunque in iPadOS per passare in modo veloce da una all’altra. Arriva inoltre la funzionalità Exposé, che riprende il nome di quella Mac e, con le dovute proporzioni, ha la stessa finalità di vedere tutte le finestre aperte di un’app.

Un’altra funzione che potrà essere utile a chi usa iPad e Mac per lavoro è Sidecar di macOS Catalina: questa consente di usare l’iPad come secondo display esterno per il Mac, come desktop esteso o doppio. Sidecar porterà con sé anche altre integrazioni, riguardanti Apple Pencil, la Touch Bar e altro.

iPadOSAltre capacità utili in ambito professionale, alcune delle quali condivise con iOS 13, sono la tastiera QuickPath, la modalità scura, la gestione dei download dei file in Safari e naturalmente l’app File riprogettata. Questa consente di accedere a un file server o a un’unità di archiviazione esterni. Inoltre, offre un’esperienza di visualizzazione e gestione dei file finalmente più versatile e vicina a un ambiente desktop.

Per chi si occupa di creazione di contenuti, è stata ridisegnata la tavolozza degli strumenti di Apple Pencil. Apple ha inoltre migliorato le funzioni di selezione del testo e di spostamento del cursore, oltre ad aver aggiunto nuovi gesti multi-touch per le comuni operazioni di copia, taglia e incolla, così come per annullare l’ultima azione.

Oltre alle altre, numerose nuove funzioni, Apple promette benefici anche in termini di prestazioni e di diminuzione delle dimensioni dei download da App Store.

Chi può aggiornare e come

Per iPadOS, Apple dichiara la compatibilità con i seguenti modelli di iPad.

  • iPad Pro 12,9″
  • iPad Pro 11″
  • iPad Pro 10,5″
  • iPad Pro 9,7″
  • iPad (7ª generazione)
  • iPad (6ª generazione)
  • iPad (5ª generazione)
  • iPad mini (5ª generazione)
  • iPad mini 4
  • iPad Air (3ª generazione)
  • iPad Air 2

Apple consiglia, ed è un suggerimento di puro buon senso, di effettuare sempre il backup del dispositivo prima di un aggiornamento.

L’update a iPadOS può essere effettuato comodamente anche in wireless in Impostazioni > Generali > Aggiornamento Software.

Si tratta di un aggiornamento del software di sistema sostanzioso e corposo (il peso varia a seconda della configurazione e può raggiungere i 2 GB); pertanto, anche a seconda del momento e del livello di carico sui server Apple, la procedura di download potrebbe richiedere un po’ di tempo. Così come, anche a seconda della velocità dell’iPad, per quanto riguarda il tempo di installazione.

Pur arrivando con un nuovo nome, per iPadOS Apple riprende la numerazione di iOS. Pertanto iPadOS debutta direttamente con la versione 13.1.

E non arriva da solo: contemporaneamente a iPadOS 13.1 Apple ha infatti rilasciato anche l’aggiornamento iOS 13.1 per iPhone, la cui descrizione indica diverse correzioni di errori e miglioramenti. iOS 13.1 introduce anche AirDrop aggiornato con la tecnologia Ultra Wide Band (UWB) che è disponibile sui nuovi iPhone 11, 11 Pro e 11 Pro Max.

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