Con il nuovo iPad Pro, Apple porta su tablet la stessa idea di calcolo “AI-first” già vista su Mac: il chip M5 riorganizza la gerarchia delle prestazioni mettendo l’intelligenza artificiale al centro dell’architettura. Il risultato è un dispositivo più rapido nei carichi reali, più coerente nelle esperienze professionali e pronto per flussi creativi che mescolano grafica avanzata, generazione on-device e connettività di fascia alta.
M5 e l’elaborazione intelligente on-device
Il cuore dell’evoluzione è la GPU di nuova generazione a dieci core con Neural Accelerator in ogni core. Questa scelta abbatte la distanza tra computazione grafica e inferenza, distribuendo i workload AI tra GPU, CPU e Neural Engine senza rimbalzi inutili di memoria. Nei task tipici del tablet professionale, dalla generazione di immagini con modelli di diffusione all’esecuzione locale di large language model, l’incremento è netto: le prestazioni AI salgono fino a tre volte e mezzo rispetto alla generazione precedente, con un margine ancora più ampio se il confronto è con i primi iPad Pro su Apple Silicon. Il Neural Engine a sedici core completa il quadro garantendo throughput costante con consumi contenuti, condizione chiave per mantenere reattività e autonomia in mobilità.
Prestazioni grafiche e CPU: cosa cambia davvero
Il nuovo motore di ray tracing di terza generazione porta su iPad un realismo più credibile per luci, riflessi e ombre. È un progresso che non serve solo ai giochi, ma accelera anteprime e render interattivi nelle app 3D, riducendo le attese e rendendo più prevedibili i tempi di lavorazione. La CPU fino a dieci core, con quattro performance core e sei efficiency core, alza l’asticella nella gestione del multitasking pesante: progetti con più layer in Illustrator, modellazione in SketchUp con reference aperte, analisi documentale su archivi voluminosi diventano operazioni sostenute, non picchi episodici.
Memoria unificata e archiviazione più veloci
La banda di memoria unificata supera quota centocinquanta gigabyte al secondo. È un dato che spiega perché modelli AI più grandi e scene 3D complesse non saturino subito le risorse quando si passa da un’app all’altra o si mantiene attiva un’anteprima. La base memoria per le configurazioni intermedie cresce e l’SSD raddoppia la velocità di lettura e scrittura rispetto alla precedente generazione, con effetti pratici su import RAW, proxy e cache video, caricamento e swap di modelli locali. In sintesi, meno colli di bottiglia e una sensazione di continuità che, su iPad, fa la differenza.
Connettività N1 e modem C1X: l’iPad più “rete-centrico” di sempre
Il nuovo chip di rete N1 abilita Wi-Fi 7, Bluetooth 6 e Thread, migliorando throughput e stabilità soprattutto sulla banda a 5 GHz e nei casi d’uso ad alta densità di traffico domestico o in studio. Sui modelli cellular arriva il modem C1X, progettato da Apple, che riduce la latenza e aumenta la velocità su rete mobile con un profilo energetico più favorevole. Per chi lavora spesso in tethering o in campo, significa upload più rapidi, sessioni più lunghe prima della ricarica e trasferimenti meno capricciosi con AirDrop e hotspot personale.
Display e design: strumenti da lavoro, non solo vetrina
I due formati da undici e tredici pollici restano fedeli alla filosofia di portabilità estrema, con spessori ai limiti del segmento. L’Ultra Retina XDR su tecnologia OLED spinge luminosità di picco e contrasto verso il livello delle reference portatili, con ProMotion e True Tone a garantire adattabilità. L’opzione con vetro nanotexture non è un vezzo estetico: riducendo in modo controllato i riflessi, rende più affidabile la lettura del colore in ambienti difficili. Il supporto a monitor esterni fino a centoventi hertz, con sincronizzazione adattiva, allinea l’iPad a flussi da studio in cui l’anteprima su pannelli high-refresh non è più un compromesso.
iPadOS 26: gestione finestre, file e strumenti pro
Il sistema operativo segue il cambio di passo dell’hardware. Il nuovo window management semplifica l’orchestrazione di più app senza snaturare la gestualità di iPad, mentre File riceve una vista elenco più densa e opzioni di personalizzazione che riducono il ricorso a soluzioni di terze parti per organizzazione e ricerca. L’arrivo di Anteprima come app nativa sblocca finalmente un percorso completo per PDF e annotazioni con Apple Pencil, con automazioni come riempimento moduli e acquisizione locale di alta qualità a supporto di registrazioni e note tecniche.
Apple Intelligence su iPad: utilità prima dello spettacolo
Le funzioni di Apple Intelligence si integrano più in profondità in Messaggi, FaceTime e Telefono con traduzione in tempo reale di testo e audio, mentre Comandi Rapidi introduce azioni che attingono direttamente ai modelli di sistema. L’elemento sostanziale è che molte di queste capacità girano on-device grazie a M5 e al framework Foundation Models: privacy più semplice da garantire, latenza inferiore e continuità anche senza rete. In studio, in aula o sul set, l’iPad diventa una workstation cognitiva tascabile, non un terminale della nuvola.
Accessori e input: continuità dell’ecosistema
Apple Pencil Pro e la versione USB-C coprono l’arco completo tra sketch rapido e annotazione tecnica, mentre la nuova Magic Keyboard ribadisce il posizionamento del Pro come macchina da scrittura e sviluppo credibile nel medio periodo. La compatibilità estesa con monitor, interfacce e storage esterni consolida l’uso dell’iPad come nodo centrale o satellite in set-up ibridi.
Sostenibilità e cicli di vita
La maggiore quota di materiali riciclati e l’utilizzo di energia rinnovabile in filiera sono coerenti con la traiettoria Apple verso la neutralità carbonica. Al netto del marketing, ciò che conta per un professionista è la combinazione tra progettazione orientata alla durata e supporto software lungo: due fattori che incidono più del dato di efficienza energetica preso isolatamente.
Prezzi, varianti e disponibilità
Le due taglie restano al centro della gamma con configurazioni di archiviazione fino a due terabyte e colori argento o nero siderale. La disponibilità commerciale parte dal ventidue ottobre con pre-ordini attivi da subito. La strategia di prezzo continua a distinguere tra modelli Wi-Fi e Wi-Fi più cellulare, con offerte Education dedicate che abbassano la soglia d’ingresso per scuole e università.
Una lettura complessiva
Questo iPad Pro è il primo a mettere nero su bianco cosa significa “AI-native” su tablet: non funzioni dimostrative, ma accelerazione concreta nei task quotidiani, da creatività e modellazione a produttività e collaborazione. M5, storage più rapido, memoria con banda superiore e rete N1 con C1X chiudono il cerchio. Se l’obiettivo è lavorare davvero da iPad, questa è la generazione che riduce più attriti e compromessi.










