Iona – E’ necessaria una figura dedicata

L’innovazione in azienda è da sempre un tema caldo. Lo è ancor di più in un momento come quello attuale, in cui le risorse sono sempre più limitate e diventa imperativo riuscire a ottenere il meglio dalle risorse che s …


L’innovazione in azienda è da sempre un tema caldo. Lo è
ancor di più in un momento come quello attuale, in cui le risorse sono
sempre più limitate e diventa imperativo riuscire a ottenere il meglio
dalle risorse che si hanno a disposizione. A volte può essere più
utile, a livello di business, razionalizzare e ottimizzare i propri asset, che
ricercare soluzioni completamente nuove. In questo senso sono molti gli aspetti
di cui bisogna tenere conto.

L’aderenza agli standard è una di queste. Scegliere soluzioni
basate su standard, rispetto a soluzioni basate su architetture proprietarie,
aumenta l’agilità di business e velocizza il time to market. Soluzioni
basate su standard sono più facilmente interoperabili tra loro, consentono
una più facile integrazione con i sistemi già esistenti, e rendono
più semplice l’implementazione di servizi aggiuntivi nel tempo.

Altrettanto fondamentale è la capacità di misurare l’efficienza
ed il ritorno in ogni fase di un progetto It, in modo da poter raggiungere in
ogni momento la massima efficienza operativa. L’azienda deve essere sicura
di stare impegnando al meglio le proprie risorse, pena il rischio di perdere
il vantaggio competitivo accumulato o, peggio, di accumulare ritardo rispetto
ai competitor. Per lo stesso motivo è altrettanto importante una spiccata
capacità di governo, che consenta di gestire e orchestrare al meglio
i vari processi in atto.

All’innovazione tecnologica in sé va poi associata l’innovazione
di processo, che ha un ruolo ancor più importante, perché consente
di delineare presente e futuro di una realtà aziendale sulla base delle
necessità di business, per le quali la tecnologia si rivela strumento
abilitante.

A livello tecnologico, si registra con interesse la crescente diffusione di
soluzioni open source, anche a livello infrastrutturale. In questo senso è
importante non fermarsi al primo ed evidente vantaggio del costo, evidentemente
ridotto rispetto a soluzioni cosiddette “commerciali”, ma vedere
l’open source come trend innovativo ed elemento di apertura del mercato
del software. Le comunità qui giocano un ruolo molto importante, sviluppando
soluzioni aperte e flessibili, con un approccio diametralmente opposto alla
rigidità di soluzioni aziendali proprietarie. L’open source va
comunque inteso in maniera pragmatica, evitando facili entusiasmi e posizioni
ideologiche, mantenendo la possibilità di implementare soluzioni ibride,
che mettano insieme codice aperto e chiuso, permettendo di ottenere il meglio
di entrambi i mondi.

Non va sottovalutato il ruolo dei vendor tecnologici, che possono aiutare
le aziende sulla strada verso l’innovazione, ma devono dare prova di una
maggiore maturità, anteponendo una reale comprensione delle problematiche
del cliente al desiderio di fornire le loro soluzioni tout court. Queste ci
devono essere, ma devono essere realmente aderenti agli obiettivi strategici
e di business delle aziende.

Per raggiungere una reale innovazione, è a mio avviso necessario che
ci sia in azienda una figura dedicata a questo. Una persona che sia a stretto
contatto con il top management aziendale, pronta a coglierne le direttive strategiche,
ma anche a stretto contatto con il mercato e le sue esigenze da un lato e con
i responsabili dell’infrastruttura dall’altro.

Una persona dunque con competenze “cross”, strategiche ma anche
tecnologiche, e soprattutto una persona dotata di vision, capace di andare oltre
il contingente, ma di impostare la crescita e l’evoluzione dell’azienda
per lo meno su un medio termine. Questo perché l’innovazione, prima
ancora di essere di processo o tecnologica, sta nell’attitudine del management
e nella sua capacità di guardare lontano, magari guardando anche alle
esperienze di aziende internazionali, cosa purtroppo ancora piuttosto rara in
Italia, se si eccettua il mercato specifico delle Telco.

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