Iona crea il middleware dinamico

Con Artix 3.0, il produttore estende la portata dell’Enterprise service bus verso qualsiasi ambiente. Mainframe compresi.

Iona ha potenziato la propria tecnologia Esb (Enterprise service bus) con la versione 3.0 di Artix. Atteso per il prossimo aprile, l’aggiornamento si indirizza sulla fetta più alta del mercato middleware, fornendo una sorta di ambiente “run time” per il trasporto di messaggi Web services in ambienti Soa.


Il concetto fondante di Artix 3.0 è quello del bus “esteso”, in grado di scegliere dinamicamente l’idoneo meccanismo di trasporto, indipendentemente dal fatto che la piattaforma sia J2Ee, Net, Mq, Cics, Corba. Perché tutti questi metodi di messaging tra le applicazioni sono, di fatto, integrati in un unico strato, consentendo ai differenti middleware di lavorare insieme.


Il tutto avviene mediante dei plug in, implementabili a caldo (cioè mentre le applicazioni sono in funzione) che consentono ai sistemi in essere di estendere il fronte degli end point di interazione. Virtualmente, questi plug in sono in grado di supportare qualsiasi protocollo, data model, standard di sicurezza o piattaforma di sviluppo.


Oltre a integrare gli ambienti mainframe, Artix 3.0 è compatibile con gli Ide Visual Studio ed Eclipse, permettendo agli sviluppatori che utilizzano i noti framework di sviluppo di realizzare servizi Soa.


La nuova release dell’Esb estende inoltre il supporto delle piattaforme applicative grazie alla compatibilità con Wsdl, J2Ee, servlet Java e container C++. Sul lato prettamente Web service, si segnala poi la compatibilità con Ws-Atomic Transaction e Uddi.


Infine, con Artix 3.0 Iona ha deciso di salvare un pezzo del proprio passato, inserendo nel bus il supporto della versione 3 di Orbix, la storica piattaforma di integrazione Corba.

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