Intune? Cosa da partner

Lanciato nei giorni scorsi, il servizio si indirizza alle piccole e medie imprese e ne incoraggia la migrazione a Seven. Per i partner una console di gestione multiazienda.

C’è un aspetto che Microsoft non si stanca mai di sottolineare quando si parla di cloud.
Il cloud non esclude in alcun modo i partner dal business, anzi.
Lo ha detto in occasione del lancio di Azure, lo ha ripetuto quando si è parlato di Bpos, di 365, di Dynamics Crm.
Lo ha sottolineato anche quando è arrivato il momento del lancio di Intune.
Perché se è vero che Intune è un servizio online indirizzato alle pmi che si può acquistare direttamente dal portale che la società ha dedicato ai suoi clienti, è altrettanto vero che anche con Intune un ruolo per i partner c’è.

Il punto di partenza è chiaro: per ogni prodotto o tecnologia utilizzabile on premise, Microsoft ha deciso che deve esistere un suo corrispettivo in the cloud.
“Partita con Bpos, evoluta in 365, l’offerta in the cloud di Microsoft non aveva ancora indirizzato il fronte del sistema operativo”, spiega Davide Samistraro, direttore della divisione Windows Commercial in Microsoft Italia.
Il corrispettivo è, per l’appunto, Intune, servizio definito come l’omologo di System Center sulla nuvola.

Sviluppato congiuntamente dai team che seguono il mondo Windows e il mondo server, Intune indirizza in modo specifico tutte le problematiche legate alla gestione dei pc all’interno dell’azienda, soprattutto se di piccole o medie dimensioni.
“La gestione di un parco pc – spiega Salmistraro – comporta una serie di problematiche che vanno dalla presenza nella stessa infrastruttura di macchine con differenza ti configurazione alla gestione delle licenze, dal controllo degli uffici remoti all’abilitazione dei mobile worker. Sono problemi tipici da grandi imprese, mentre è chiaro che aziende da 15-20 pc non riescono a ipotizzare di dedicare del budget ad attività che non vengono certo percepite come core”.
Ed ecco che arriva Intune, strumento con il quale Microsoft è convinta di aiutare le pmi ad affrontare queste sfide senza dover impegnare budget importanti.
Nella sua prima release Intune (www.windowsintune.it) offre protezione dei pc, utilizzando il motore di Forefront, gestione degli update e degli alert, assistenza remota, servizi di inventario hardware e software, gestione delle policy di sicurezza, gestione delle licenze.
Salmistraro sottolinea come Intune sia un work in progress, così la gestione degli update e degli alert per ora riguarda solo il sistema operativo e non gli applicativi, siano di terze parti, siano gli applicativi della stessa Microsoft, mentre la gestione delle policy si applica per ora alla sola sicurezza e non alle Group policy in assenza dell’integrazione con Active Directory. Ulteriori implementazioni sono però in arrivo e, trattandosi di un servizio in abbonamento, verranno applicate a tutti i sottoscrittori.

Fondamentale, in Intune, è la gestione delle licenze.
Di fatto lo strumento è un abilitatore alla migrazione a Windows 7.
”Con Intune chi ha un parco Windows Pro migra a Windows 7 Enterprise. Questo significa non solo facilitazione delle attività di gestione attraverso l’omogeneizzazione delle licenze, ma soprattutto una serie di funzioni in più, che vanno dalla possibilità di far girare 4 macchine virtuali, garantendo dunque l’operatività degli applicativi presenti in azienda, a BitLocker. Non solo. Il punto chiave di questa migrazione è che l’utente rientra nel programma software assurance, avendo dunque diritto a tutti gli upgrade o ai nuovi rilasci che Microsoft farà nell’arco del prossimo triennio”.

Per Microsoft proprio la migrazione a Windows 7 Enterprise è l’atout di Intune: un’unica versione di Windows come standard in azienda aiuta ad aumentare l’efficienza, sostiene.
Secondo Salmistraro, sebbene lo sviluppo di Intune sia ancora in corso, nella versione attuale copre le esigenze del 90% delle imprese italiane.
Quanto al pricing, dopo un trial gratuito di 30 giorni su 25 postazioni, le aziende interessate possono acquistare il servizio direttamente dal sito oppure rivolgendosi ai partner autorizzati.
Il prezzo standard è di 11 euro al mese per postazione, al quale si possono aggiungere 0,95 euro per dispositivo al mese per integrare anche i servizi di ottimizzazione. In questo prezzo è incluso l’upgrade a Windows Seven, la software assurance, le quattro macchine virtuali.
Sconti sono previsti per installazioni oltre le 250 postazioni, mentre per le aziende che già hanno attivato la Software Assurance il prezzo scende arrivando a un ordine di 5 euro a postazione.
La licenza non è perpetua ma si basa su un concetto “per use”, che dunque abilita la possibilità di buyout nel caso in cui l’esigenza dell’azienda dovesse ridursi rispetto all’apertura del contratto.

In questo contesto, dove si collocano i partner?
Secondo Salmistraro Intune è il prodotto perfetto da dare in gestione ai rivenditori.
Perché se è vero che si indirizza ad aziende piccole e poco strutturate, è altrettanto vero che proprio i partner di canale possono farsi interlocutori di riferimento non solo per la presentazione del servizio, ma anche per la sua gestione.
Per i partner Microsoft rende disponibile una console dalla quale è possibile gestire aziende multiple, in un’ottica non solo di interventi a consuntivo, ovvero necessari quando si presentano problemi, ma soprattutto di interventi preventivi, anche da remoto, da effettuare ogni qualvolta si evidenziano criticità.

Autorizzati a erogare e gestire Intune sono i partner of the record, al momento 200 in Italia, vale a dire quelle realtà abilitate a gestire le licenze, ai quali è richiesto un investimento minimo in cambio di una fee mensile sugli 11 euro per postazione, garantita per tutto l’anno.

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