Intervista alla dott.sa Cristina Caldirola, EMEA Learning Solutions Marketing di IBM

Quali sono i prodotti e le soluzioni che il suo Gruppo propone a chi investe e a chi opera in e-learning? L’offerta IBM in ambito e-learning si articola in tre macro aree: tecnologie, contenuti e servizi.Le tecnologie sono costituite dall’infrastruttur …


Quali sono i prodotti e le soluzioni che il
suo Gruppo propone a chi investe e a chi opera in e-learning?


L’offerta IBM in ambito e-learning si articola in tre macro aree: tecnologie,
contenuti e servizi.
Le tecnologie sono costituite dall’infrastruttura Hw e
dalle piattaforme Sw su cui si basa l’erogazione dei corsi ed il tracking di ciò
che i discenti apprendono in ambito e-learning.
La nostra offerta comprende
quindi i nostri prodotti Hw e più piattaforme software (attualmente, oltre allo
storico prodotto Lotus Learning Space che vanta piu’ di tre milioni di licenze
installate, proponiamo soprattutto Lotus Learning Management System e
Workplace). IBM mantiene però una riconosciuta “laicità” rispetto ai prodotti
utilizzati nella realizzazione di una soluzione di e-learning, proponendosi come
solutore ed integratore di servizi anche su piattaforme non proprietarie,
definendo con il cliente gli obiettivi e la strategia del progetto di
formazione, dall’analisi dei bisogni alle metodologie didattiche da
implementare.


Relativamente ai contenuti multimediali, possiamo contare su numerosi anni di
esperienza; la nostra libreria supera il migliaio di corsi, che utilizziamo al
nostro interno e proponiamo ai nostri clienti. IBM fornisce contenuti non solo
in materia tecnica specialistica, ma anche di cultura di base e avanzata. In
particolare, ci sono molti corsi dedicati ai soft skill, che  rappresentano
uno degli argomenti meno noti e più delicati dell’e-learning e che coprono
diverse tematiche quali i comportamenti manageriali, il customer care, la
comunicazione,   la costruzione del ruolo di coach. Inoltre, per
meglio rispondere alle esigenze della nostra clientela abbiamo fatto la scelta
di poter fornire anche contenuti personalizzati: a Bari abbiamo costituito la
“knowledge factory” dove oltre trenta persone lavorano nella realizzazione di
una catena di contenuti formativi.


Per quanto riguarda i servizi, i consulenti IBM possono gestire per intero
tutte le fasi di un progetto anche complesso di e-learning: l’analisi dei
bisogni, la progettazione dell’ambiente di studio,  la scelta e
implementazione della piattaforma LMS, la selezione e la costruzione dei
contenuti e infine la definizione delle strategie di misurazione e valutazione
dei risultati.
Per favorire i servizi di consulenza, nel 1999 IBM ha
rilasciato il suo modello e-learning IBM a quattro livelli, che coniuga studio
basato sull’utilizzo del Web, simulazioni, attività cooperative a seminari e
corsi face-to-face. Un modello che, definito dalla letteratura specialistica
come una delle best practices mondiali di applicazione dell’e-learning, oggi fa
parte degli asset che IBM mette a disposzione dei propri clienti.


Infine IBM è in grado di fornire ai suoi clienti anche opzioni per
l’outsourcing dei servizi formativi, hosting di piattaforme per la didattica e
supporto remoto per gli studenti raggruppati in comunità virtuali di
apprendimento.


Quali sono i motivi per credere nelle prospettive
e nelle opportunità offerte dall’e-learning?


Nell’era in cui le informazioni si modificano con la velocità del Web, anche
i metodi di insegnamento e di studio devono tenere questo ritmo. Occorre un
approccio alla formazione sempre più flessibile, che permetta a ciascun soggetto
coinvolto di costruire individualmente e autonomamente il proprio percorso
formativo, senza però rinunciare a momenti di incontro, di scambio di
esperienze, di collaborazione con gli altri.
La risposta è la formazione on line basata sul web:
l’e-learning, il grande fenomeno di Internet.

In quale percentuale il suo Gruppo ha investito
nell’e-learning per la formazione dei propri dipendenti?


La Corporate University interna di IBM è un esempio emblematico
dell’intensità degli investimenti fatti e dell’esperienza acquisita dalla nostra
Compagnia nell’e-learning. Le numerose iniziative interne di formazione, come ad
esempio IBM Global Learning,  coinvolgono ormai tutta la popolazione. 
I risultati sono già tangibili: la percentuale di formazione erogata mediante
e-learning ha raggiunto quasi il 50% del totale, mantenendo
inalterato,
ovviamente, il livello qualitativo dei programmi e la customer satisfaction
interna. Dal 2000 ad oggi  l’e-learning ha consentito di risparmiare oltre
un miliardo di dollari, grazie alla riduzione delle spese di viaggio e 
trasferte e alla totale eliminazione di altri costi logistici.
Global
Learning è un progetto avviato nel 1997, quando la maggior parte della
formazione interna veniva ancora tenuta nelle aule tradizionali. Nei curricula
di studio che sono a disposizione di oltre 300.000 dipendenti, distribuiti in
sette unità di business, Global Learning integra svariate soluzioni per
l’apprendimento distribuito, prima fra tutte il Global Campus, che contiene la
più vasta offerta di corsi destinati alle figure professionali che operano in
IBM. Il catalogo, ricco di oltre 3500 titoli,  parecchi dei quali nelle
lingue nazionali, comprende corsi relativi a prodotti e tecnologie IT, al
project management, al marketing e alle vendite, ai soft skills, alla formazione
manageriale….
Il Global Campus supporta svariati sistemi
di erogazione, dal WBT (Web Based Training), al CBT (Computer Based Training),
dall’aula tradizionale a corsi collaborativi erogati in ambiente Lotus
LearningSpace. 

Sulla rivista Espansione è stato dichiarato
che perché il sistema dell’e- learning possa dare un reale vantaggio
competitivo, l’azienda che si avvale dell’e-learning non deve soltanto investire
nello strumento ma cambiare al suo  interno. Qual è il suo parere in
merito?


L’e-learning non deve e non può sostituire la formazione tradizionale in
aula, ma deve integrarsi secondo un progetto didattico-pedagogico delineato in
partenza e basato su diversi parametri, analizzati con un approccio
consulenziale.
L’esperienza con i nostri clienti ci ha inoltre insegnato
a:


• analizzare bene ed evidenziare la relazione tra business e
formazione
• curare la progettazione dal punto di vista
pedagogico-didattico ma anche dal punto di vista amministrativo (è necessaria
un’attenta gestione didattica, un puntuale tracking ed una seria misurazione dei
progressi formativi)
• suggerire l’integrazione della piattaforma di
e-learning con un portale HR di accesso alla
formazione-informazione
• affrontare l’introduzione dell’e-learning come
un cambiamento che necessita di un appropriato piano di comunicazione


DOMANDA APERTA: se ritiene opportuno esporre un
parere particolare o mettere in luce alcune strategie peculiari della sua
azienda può esprimere il tutto aggiungendolo alla presente
intervista.


Vorrei chiudere questa intervista mostrandovi soltanto una immagine: è la
copertina di un numero del prestigioso magazine Training, che ogni anno
costruisce una graduatoria delle prime 100 aziende al mondo per quanto riguarda
la Formazione. Nel 2004 IBM, dopo essere stata per diversi anni tra le prime 5,
è risultata la numero 1 al mondo. Tra le motivazioni del riconoscimento: la
grande esperienza nell’e-learning !

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome