InterSystems e l’era del post-relazionale

L’azienda americana vuole trovare circa 40 partner italiani entro la fine dell’anno tra Application Partner e System Integrator.

16 giugno 2003. Siamo entrati nel post-relazionale. Non si tratta della fase successiva a un rapporto sentimentale, ma della nuova frontiera dei database. Paolo Engheben – direttore generale di InterSystems Italia – sostiene che il termine è stato coniato dalla società di analisi di mercato Idc e indica la nuova generazione di database. Quelli capaci di trattare i dati multidimensionali.

InterSystems è un produttore americano che realizza database da 25 anni, specializzata nel trattamento di grandi mole di dati complessi, si indirizza alla fascia alta del mercato. I conti della azienda sono decisamente buoni, al punto da lanciare già dall’anno scorso un’espansione nel Vecchio Continente. Insieme all’Italia, partita a ottobre del 2003, sono state inaugurate le sedi di Finlandia e Danimarca e due uffici in Giappone.

“Il 2002 è stato il primo anno in cui si è avuto un calo del mercato – afferma Paul Grabscheid, vicepresidente responsabile dei piani strategici –, a un -5% del mercato noi abbiamo risposto con una previsione di crescita del 30% nel 2003. Il nostro vantaggio rispetto ai competitor come Oracle e Ibm, è che noi siamo focalizzati da anni su soluzioni di nicchia. Semplicemente, produciamo prodotti riconosciuti per loro qualità e per rispondere a esigenze specifiche”. Dopo i database legacy e quelli relazionali, ora il mercato richiede i post-relazionali. Le soluzioni di InterSystems si distinguono per velocità di esecuzione e soprattutto per la facilità di sviluppo. I dati, infatti, sono trasparenti, in modo che gli sviluppatori possano personalizzare senza difficoltà l’applicativo.

“Usare al meglio la tecnologia è la necessità principale dei nostri clienti – dichiara Engheben –, è necessario integrare ciò che già si possiede, sfruttare un sistema di Crm, lavorare sul rapporto con gli utenti finali per aumentare la competitività e gli strumenti evoluti di gestione dei database sono il tool fondamentale per questo”. Dopo la presentazione di fine 2002, il Symposium italiano di InterSystems è stato il primo incontro con i partner. Engheben racconta di una partecipazione di circa 300 persone, tra system integrator, Var e Indipendent software vendor. Il modello di vendita dell’azienda americana prevede il reclutamento di circa 40 partner ad alto valore aggiunto entro la fine dell’anno. I mercati di riferimento, in cui comunque l’azienda è già presente anche in Italia, sono il telco, il finance e la Pubblica amministrazione. In particolare, InterSystems si è “fatta le ossa” nel mercato della sanità, dove la sua soluzione Caché (il sospetto è che il nome sia stato scelto apposta) è stata adottata in molte realtà in tutto il mondo. Il prodotto, giunto alla release 5, è una piattaforma di sviluppo database che, dicono i responsabili InterSystems, può vantare una velocità 200 volte superiore di un prodotto equivalente Oracle.

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