Internet amico

Navigano soprattutto da pc assemblati

Internet e i pc avranno fatto fatica a
introdursi nelle case, ma negli studi dei medici generici ci sono arrivati in
fretta. Un’indagine realizzata da Medi-Pragma che scruta il
rapporto tra il medico di medicina generale e la Rete rileva che il 93% dei
medici intervistati (464 in totale) possiede un pc e circa il 60% utilizza
Internet. Un passo in avanti rispetto al 53% del 2001, frutto anche dei fondi
messi a disposizione dalle regioni e dal ministero della Salute, dell’e-learning
e dalla maggiore offerta di servizi on line da parte delle case farmaceutiche.


La ricerca rivela che l’aggiornamento professionale è uno dei motivi
principali che portano i medici verso la Rete, mentre ragioni di “burocrazia”
legata alla professione contribuiscono al successo del sito del Ministero della
Salute, che il 35% degli intervistati indica come il più visitato.
Giofil e Medline, due banche dati, e Ok
medico.it, un portale per la categoria, sono gli altri siti più frequentati dai
medici che in Rete cercano soprattutto informazioni aggiornate e articoli di
approfondimento. Sono le informazioni a guidare i mouse dei camici bianchi, che
a livello aziendale apprezzano molto le pagine Web di
BayerBracco,
Menarini, Merck Sharp & Dohme e
Pfizer. Ma più che la qualità delle pagine in questo caso è
l’abitudine all’uso che porta i medici verso gli indirizzi delle aziende. A
parte le news che riguardano l’aggiornamento professionale, i medici considerano
molto interessanti le notizie sugli effetti collaterali dei farmaci e sui
trattamenti in specifiche aree terapeutiche, apprezzano i forum che, oltre a
parlare con i colleghi, li mettono in contatto con gli specialisti. Convinti che
non sia vero «che le informazioni contenute su Internet siano poco
scientifiche
», l’impatto della Rete sulla pratica clinica permette ai
medici «una consultazione veloce del prontuario», oltre a
«conoscere il calendario dei congressi». A volte questo si scontra però
con «la presenza di informazioni in lingue straniere, che rappresenta un
ostacolo per la consultazione
». Pochissima l’intenzione mostrata di
utilizzare la posta elettronica per comunicare con i propri pazienti. Il medico
di medicina generale è convinto che «il rapporto con il paziente sia
strettamente personale e che non possa essere gestito in altro modo, tanto meno
attraverso scambi di e-mail
». Anche perché secondo molti «il paziente
non possiede gli strumenti per interpretare correttamente le informazioni
presenti su Internet
».

Per le visite a distanza o il lettino virtuale
sembra quindi esserci ancora tempo (evidentemente ancora in pochi sono al
corrente del progetto illustrato dal dottor Zaina nell’articolo a pagina 9). Se
avete intenzione di creare un sito Internet per questa categoria di
professionisti, tenete inoltre presente quali sono le caratteristiche più
apprezzate: l’accessibilità come prima cosa, seguita dal continuo aggiornamento,
quindi la chiarezza di linguaggio e di navigazione. Infine, uno sguardo alla
dotazione informatica dei medici generici. La connessione a Internet, per la
maggior parte (67%) è ancora analogica, il 31% è invece passato all’Isdn, mentre
chi ha Adsl o fibra ottica è solo l’1%. Passiamo ai pc: il 68% del
campione  possiede un desktop, il 9% ha un portatile e il 24% entrambi.
Preferiti gli assemblati, sia nel caso dei desktop (60%), sia dei notebook
(14%). Le stampanti sono negli studi del 94% dei professionisti intervistati, il
73% ha uno scanner e il 22% la Web cam.  

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