Intel, una buona stagione natalizia

La società presenta i risultati dell’ultima trimestrale di esercizio. Cresce del 10% il fatturato, mentre gli utili calano del 2,3% rispetto al pari periodo dell’anno precedente.

Il giorno dopo il warning da parte di Amd sull’ultima trimestrale dello
scorso anno, arrivano i risultati di Intel relativi al
quarto trimestre, chiuso il 31 dicembre scorso.
Bele le
vendite, che hanno superato le previsioni, attestandosi a 9,6 miliardi di
dollari, in crescita del 9,8% rispetto al pari periodo del precedente esercizio
e del 13% su base sequenziale.
Per l’intero anno, invece, il fatturato ha
raggiunto i 34,2 miliardi di dollari, in crescita del 13,5% rispetto al
precedente esercizio chiuso a 33,7 miliardi.
Per quanto riguarda invece gli
utili, si sono attestati a 2,12 miliardi di dollari, pari a 33 centesimi ad
azione. In questo caso si parla di un calo del 2,3% rispetto ai 2,17 miliardi
del pari periodo dell’anno precedente e di un incremeno dell’11% su base
sequenziale.
Risultati tutto sommato positivi, guidati dal volano delle
vendite di processori del laptop e server e accompagnati da una necessaria
riduzione dell’inventario, eccessivo fino ai mesi precedenti.
Intel è la
prima società del comparto tecnologico a rilasciare risultati trimestrali alla
fine del periodo natalizio e non c’è dubbio che la crescita delle vendite e la
riduzione degli inventari siano dati che lasciano ben sperare per un consuntivo
mediamente positivo per l’intero settore.
Unica nota stonata, i risultati del
Communication Group, che produce chip per telefoni cellulari. Come per Amd,
anche in questo caso si parla di perdite, che si allargano da 143 a 196
milioni di dollari, a fronte di vendite in crescita del 32%.
Ma Craig
Barrett promette la profittabilità entro l’anno.

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