Intel toglie il velo al dual-core

Atteso per questo mese il rilascio del processore Smithfield. La lunga contesa con AMD è solo agli inizi

Che sia un testa a testa è chiaro a tutti. Non c’è dunque da stupirsi se la
stampa americana definisce “calcolata” la mossa di Intel di
rilasciare, già nel corso di questo mese di aprile, la versione dual-core
dei propri processori Pentium destinati al mercato desktop.

Una scelta che sembra dettata, più che da ragioni economiche o di mercato,
dall’orgoglio di arrivare prima della rivale, che ormai sembra accreditata sul
filo di lana del traguardo del dual-core per il mercato server.
Il 21 aprile, è la data sussurrata e di fondo non smentita.

Da parte sua Intel ha cominciato con qualche anticipazione nel corso del Developer
Forum di Taipei, nel corso del quale ha definito imminenti il rilascio del Pentium
4 Extreme Edition dual-core e la sua consegna ai produttori.

Tra questi Dell, che da parte sua ha in qualche modo confermato la notizia,
sostenendo che il rilascio delle prime macchine con il nuovo cuore dovrebbe
avvenire nel giro di poche settimane.

I primi processori in arrivo, nome in codice Smithfield, avranno una frequenza
di clock da 3,2 GHz, bus di sistema da 800 MHz e cache da 1
Mb su ciascun core. Il processo produttivo è a 90 nanometri che diventeranno
65 nella successiva generazione (Preslser).

I valori di targa relativi alle frequenze e alla cache sono inferiori rispetto
a quelli normalmente espressi da un processore a core singolo, ma nella architettura
a doppio core consentiranno prestazioni decisamente superiori alle attuali (in
basso l’immagine di Smithfield con il doppio core).

Con l’avvento del dual core ci saranno novità nei nomi e nei loghi.
Nei desktop avremo un Pentium D (non 4) e un Pentium
Extreme Edition
. Le caratteristiche sono identiche eccezion fatta per
la mancanza dell’Hyper Threading nei Pentium D.

Il socket rimane il 775 ma cambieranno i chipset, per cui non si potranno installare
sulle schede madri con chipset 915 o 925, ma si dovranno usare
i nuovi 945 e 955.

Comunque andranno le cose – nessuno esclude il guizzo di Amd che potrebbe
modificare all’ultimo minuto la sua roadmap
– agli analisti pare chiaro
che il decollo del processore sul mercato sarà comunque lento.

In primo luogo perché i primi processori in uscita sono dstinati a un mercato
professionale, tendenzialmente più lento nella fase valutativa delle nove tecnologie.
In secondo luogo, perché anche per il mercato consumer è necessario riscrivere
alcune applicazioni, in modo specifico i giochi, perché beneficino davvero dei
vantaggi del doppio core.

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