Intel si accorda con Symbian e Compaq per l’handheld ideale

Cercando di contrastare l’offensiva di Texas Instruments sul versante wireless, la società di Craig Barrett sta muovendosi in modo molto dinamico al fine di affermare la propria architettura Pca. In palio c’è uno dei mercati più promettenti

Intel non ha nessuna intenzione di rimanere al palo e lasciare via libera a
Texas Instruments riguardo la prossima generazione di chip per telefoni
cellulari. La posta in palio è grossa e quindi bisogna muoversi per tempo. Per
questo la società guidata da Craig Barrett ha pensato bene di stringere una
serie di accordi che la vedono già diventare una delle protagoniste del settore.
In ordine di tempo, le ultime partnership hanno coinvolto Symbian da una parte e
Compaq dall’altra.


Nel primo caso si è trattato di una joint venture che ha come scopo la
ricerca di sviluppatori software e costruttori hardware che si facciano carico
della realizzazione di handheld basati sul sistema operativo Symbian e su chip
Intel. Fatto di non minore importanza, le due aziende collaboreranno anche per
effettuare il porting del sistema operativo sulla Personal Internet Client
Architecture (Pca) di Intel, una sorta di stampo dal quale partire per lo
sviluppo di dispositivi wireless che si pone in diretta concorrenza con
l’architettura Omap di Texas Instruments.


La notizia di questo accordo giunge a pochi giorni distanza da quando Ti ha
annunciato l’apertura dei propri centri di progettazione a tutti quegli
sviluppatori software che intendono effettuare il porting delle applicazioni su
Omap. In pratica, sia Intel che Texas hanno attivato dei fondi per delle
start-up nell’ambito delle telecomunicazioni.


Al momento si sono creati due schieramenti distinti ed entrambi di grande
importanza: la cordata Pca, che vede dalla sua British Telecom, Symbian e un
discreto numero di costruttori, e la cordata Omap, con dalla sua Nokia, Ericsson
e Handspring. Comunque, nessuna di queste relazioni ha un carattere esclusivo.
Prova ne è che Palm ha dichiarato di voler lavorare sia con Intel che con
Ti.


Anche la partnership siglata tra Compaq e il principale costruttore di chip
ha come fulcro l’architettura Pca: la società di Houston ha infatti dichiarato
che la supporterà nei suoi handheld iPaq. Dal canto suo Intel utilizzerà l’iPaq
quale esempio di come intendere la realizzazione dell’handheld tipo. Le due
aziende si sono impegnate anche a collaborare per favorire lo sviluppo di
applicazioni software indirizzate ai dispositivi Pca.


Anche in questo caso l’intesa ha carattere non esclusivo. Mette però in
evidenza il desiderio di Compaq di fare dell’accesso wireless un aspetto chiave
della strategia che ruota attorno all’iPaq. Attualmente, infatti, l’handheld può
connettersi a reti senza fili solo una scheda aggiuntiva. I responsabili di
Compaq fanno però notare che in futuro l’iPaq saprà muoversi senza problemi sia
all’interno di ambienti Bluetooth sia in Lan basate sul protocollo 802.11, sia,
ancora, nelle diverse reti riservate ai telefoni cellulari. Ma per ottenere
questo risultato con tutta probabilità sarà necessario integrare nel dispositivo
qualche altro chip. Intel, naturalmente.

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