Intel nel mirino dell’antitrust, ma intanto si allarga nel networking

La Federal Trade Commission americana ha avviato un’indagine atta adaccertare se Intel pratichi o meno attivita commerciali di tip omonopolistico nel campo dei microprocessori o altre componenti. La casa diSanta Clara, comunque, procede sulla via del rafforzamento.

Non c’è più solo Microsoft nel mirino della Federal Trade Commission. Or
a
anche Intel è sotto inchiesta, per stabilire se vi siano o meno pratiche
monopolistiche nella vendita di microprocessori o altre componenti per
computer, nonché nelle relative proprietà intellettuali. La notifica è
arrivata a Santa Clara, suscitando qualche sorpresa fra i dirigenti, che
hanno definito l’accusa "molto ampia e generica">.
Sotto osservazione sembra, in particolare, l’acquisizione di Chips &
Technologies, anche se non è chiaro se sia proprio questo, e non le più
generiche pratiche di vendita dei prodotti, a interessare l’ente
governativo americano. Già nel 1993 Intel subì un’analoga inchiesta, che
però si concluse senza conseguenze.
Intanto il costruttore californiano prosegue nella propria strategia di
espansione nel campo del networking, proprio con una nuova acquisizione. Il
portafoglio di Andy Grove e soci si è aperto per assicurarsi il capitale
della Dayna Communications, azienda con interessi rivolti soprattutto verso
lo small business. L’offerta Dayna include adattatori, switch, hub e
strumenti per la connettività Internet. Esiste qualche area di
sovrapposizione con Intel, ma lo scopo di quest’ultima sembra essere legato
alla volontà di acquistare nuove fasce di clienti, ai quali proporre anche
prodotti pensati per strutture più complesse.
Dayna diventerà una filiale di Intel e per un po’ continuerà a utilizzar
e
il proprio marchio. L’importo dell’operazione non è stato reso noto.

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