“Intel fa marcia indietro sul chip “”spia””, ma rischia il boicottaggio deiconsumatori”

La notizia che Intel sarebbe stata intenzionata a inserire un codice identificativo nei prossimi chip per pc, i Pentium III, ha suscitato un’insospettabile ondata di polemiche e anche la minaccia del boicottaggio dei propri prodotti, avanzata da alcune …

La notizia che Intel sarebbe stata intenzionata a inserire un codice
identificativo nei prossimi chip per pc, i Pentium III, ha suscitato
un’insospettabile ondata di polemiche e anche la minaccia del boicottaggio
dei propri prodotti, avanzata da alcune associazioni di consumatori.
L’inserimento di un meccanismo di identificazione di chi si connette in
rete sui Pentium III, la cui uscita è prevista per marzo, è stata promos
sa
allo scopo di garantire agli utenti maggiore sicurezza in Internet e
intende favorire lo sviluppo del commercio elettronico. Ma la ventilata
intrusione nella privacy ha subito sollevato, negli Stati Uniti e poi nel
mondo, le proteste di gruppi di attivisti, preoccupati per le possibili
ripercussioni nella tutela della privacy.
In effetti, l’utilizzo dell’identificativo consentirebbe ai negozi on line,
così come alle banche, di verificare l’identità di chi sta effettuando l
a
transazione, proteggendosi e proteggendo gli utenti regolari da eventuali
illeciti. L’identificativo, peraltro, fin dall’inizio poteva essere
disattivato dall’utente che non desiderasse farne uso, ma riappariva ogni
volta che si riaccendeva il computer. Per venire incontro alle proteste
della "piazza", Intel ha annunciato che il meccanismo apparirà
autmaticamente nella condizione di "disattivato" al momento dell’accensione
della macchina. Associazioni come Electronic Privacy Information Center
(Epic) e Junkbusters hanno fatto sapere che, per ora, intendono continuare
a promuovere il boicottaggio.

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