Intel Espande la legge di Moore

L’edizione europea del Developer Forum, svoltasi a Monaco di Baviera, è servita soprattutto per guardare al futuro degli sviluppi tecnologici, partendo da progetti come Radio-free Intel o i dispositivi optoelettronici single-chip.

Gordon Moore, co-fondatore nel 1968 di Inel aveva predetto già nel 1965 che il numero di transistor su un wafer di silicio sarebbe cresciuto esponenzialmente ogni anno. Questa legge è valida ancora oggi e Intel intende espanderne il significato unendo il mondo del calcolo a quello della comunicazione . All’Intel Developer Forum, appena conclusosi a Monaco di Baviera, più di mille fra tecnici e giornalisti hanno assistito allo “show tecnologico” di Intel, con Pat Gelsinger (CTO di Intel) impegnato a sostenere che «Intel mette la tecnologia in un chip». «Il succo della legge di Moore – continua Gelsinger – è una tecnologia ad alto tasso di innovazione insieme ad una parallela riduzione dei costi».

Molte delle proposte hanno dimostrato la capacità di integrazione dell’azienda californiana. Il primo esempio di unione fra calcolo e comunicazione è nella filosofia “Radio-free Intel”: un insieme di ricerche tese ad integrare tutte le principali funzionalità wireless (GSM GPRS, UMTS ed 802.11 a e b) nei comuni wafer di silicio prodotti da Intel. Un altro esempio è nell’Optical Switching con dispositivi optoelettronici single-chip realizzati interamente in silicio. «I progetti di ricerca in Intel sono circa 300 – ci confessa Gelsinger – ma ne vedremo qui solo qualche decina». Intel lancia così una nuova sfida pensando a ridurre drasticamente i costi dei componenti di base necessari alla realizzazione di una nuova generazione di computer always-on e di dispositivi per l’interconnessione ad alta velocità.

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