Nonostante la mancata ratificazione dello standard Gigabit Ethernet da parte dell’Ieee, sono molte le società che hanno deciso di introdurre sul mercato i prodotti, pronti già da tempo. 3Com, che aveva già annunciato i nuovi SuperS …
Nonostante la mancata ratificazione dello standard Gigabit Ethernet da
parte dell’Ieee, sono molte le società che hanno deciso di introdurre sul
mercato i prodotti, pronti già da tempo.
3Com, che aveva già annunciato i nuovi SuperStack II a 1 Gbps, ha per
esempio affermato di non temere cambiamenti dell’ultimora. Si dice quindi
in grado di aggiornare i dispositivi qualora ci fossero modifiche da
apportare o, comunque, disposta a sostituire gratuitamente l’installato se
non fosse possibile l’aggiornamento. Di fatto, i punti più dibattuti delle
specifiche riguardano il cablaggio in fibra ottica, quindi uno scarso
numero di utenti.
Altrettanto baldanzosi, con nuovi annunci, appaiono Cisco e Intel. Sì
Intel: anche la casa di Santa Clara, infatti, ha deciso di investire nella
tecnologia di rete a 1 Gbps, alzando il tiro della propria offerta, finora
dedicata alle piccole e medie imprese o alle soluzioni di workgroup.
Intel, più precisamente, ha annunciato una serie di prodotti che
comprendono: una scheda Gigabit destinata ai server, un modulo per lo
switch Express 510T e un nuovo Fast e Gigabit Ethernet, che sposa
l’emergente "filosofia" del routing switch. Secondo quanto dichiarato da un
portavoce della società, comunque, anche i nuovi prodotti manterranno fede
alla politica di bassi prezzi della divisione networking di Intel. Il primo
dispositivo a essere disponibile sarà il modulo per Express 510T, previsto
a fine mese, il cui prezzo non è stato ancora rivelato, ma dovrebbe essere
posizionato a un livello che consenta la diretta competizione con il
SuperStack II 9300 di 3Com.
La scheda di rete per i server, attualmente in beta test, si basa su una
tecnologia in fibra ottica e potrebbe arrivare sul mercato a un prezzo
inferiore agli 800 dollari. Completano le novità, alcuni nuovi modelli
della serie Express 500, tra cui uno switch a otto porte 10/100 con
capacità di commutazione di livello 3 e due slot di espansione. Il prezzo
si aggirerà intorno ai 400 dollari per porta.
Anche Cisco Systems, come accennato, ha annunciato un nuovo chassis della
gamma Catalyst che includerà porte Gigabit Ethernet e capacità di routin
g
switching basate sulla tecnologia NetFlow Switching di Cisco. La società
statunitense ha preparato anche dei nuovi moduli di uplink Gigabit Ethernet
per i Catalyst 5000 e 7500.
Il comportamento di Cisco è quello più sintomatico della situazione
attuale del mercato. La casa di San Francisco, infatti, aveva annunciato
che avrebbe atteso il rilascio dello standard prima di immettere sul
mercato i propri sistemi Gigabit Ethernet, ma l’annuncio dell’ulteriore
ritardo da parte dell’Ieee (si parla ora di giugno) e le contemporanee
mosse di alcuni concorrenti hanno spinto Cisco a non esitare oltre per far
fede alla propria posizione di leadership del mercato. Eppure la società
è
apparsa in ritardo su una tecnologia che, di fatto, ha solo recentemente
acquistato comprando Granite Systems.
La GigaEthernet, comunque, non è l’unico campo sul quale la società si s
ta
muovendo in questi giorni. Cisco, infatti, ha annunciato di aver investito
una non precisata quantità di denaro nella società statunitense Persiste
nce
Software, per promuoverne il programma di application server caching.
Chiamato PowerTier, questo dovrebbe diventare un componente chiaro
nell’offerta Cisco per il network management. Sempre la casa di San
Francisco ha anche sottoscritto un’intesa con Nec per collaborare
nell’integrazione di voce e dati.