Niente da fare tra il colosso dei microchip e Rambus, suo alleato nel mercato delle memorie. "Abbiamo scommesso su questa tecnologia – ha recentemente affermato Craig Barrett di Intel -, ma ancora oggi non è disponibile sul mercato". N …
Niente da fare tra il colosso dei microchip e Rambus, suo alleato nel
mercato delle memorie. "Abbiamo scommesso su questa tecnologia
– ha recentemente affermato Craig Barrett di Intel -, ma
ancora oggi non è disponibile sul mercato". Nel 96 la società
aveva siglato un accordo con Rambus in modo da poter collegare
l’architettura dei processori alle Rdram. Da qualche tempo, però, un
altro formato di memoria sta cominciando a emergere, la Ddr Dram.
Meno cara e ugualmente performante, questa memoria è sempre più usata
dai costruttori di pc che la porteranno sul mercato in poche
settimane, integrando i processori Athlon di Amd che beneficino di
questa tecnologia. Il problema del supporto delle Ddr da parte Intel
è che la società ha un accordo contrattuale per lo sviluppo del
Penitum 4 sulle memorie Rambus, anche se sembra che nel giro di un
anno la società metterà sul mercato anche una versione del suo nuovo
processore con memorie Ddr. Da qualche mese, tra l’altro, Rambus ha
moltiplicato il numero di cause contro società di elettronica che
sembrano usare i suoi brevetti senza pagare le royalty. Una pratica
Craig Barrett critica "Abbiamo siglato un accordo con una società
focalizzata nella innovazione tecnologica, non con una realtà che
cerca di ottenere diritti di transito da altri gruppi". E’ chiaro che
con lo sviluppo di processori basati su memorie Ddr Dram, Intel
aumenterà le azioni legali del suo antico alleato.