Inquadramento e posizioni contrattuali

L’assunzione a tempo indeterminato continua a rappresentare la forma di inquadramento più diffusa, più sicura e retribuita

Coerentemente con quanto rilevato l’anno scorso, l’assunzione a tempo indeterminato continua a rappresentare la tipologia di inquadramento contrattuale prevalente, dichiarata dal 68,5% dei rispondenti alla nostra indagine. Più in particolare, il 14,2% del panel è rappresentato da liberi professionisti; tutte le altre tipologie di contratto sono state citate da un numero inferiore di persone.


A questo proposito, le risposte mostrano come il ricorso a forme contrattuali a termine sia molto limitato. L’unica eccezione è costituita dalle collaborazioni esterne (4,7% dei casi), a cui si ricorre per soddisfare esigenze puntuali su singoli progetti, ovviando a carenze interne relative a competenze specifiche, e per permettere di portare a termine attività non di tipo continuativo.


Per quanto riguarda la tipologia di contratto, per le assunzioni a tempo indeterminato, quello del Commercio e dei Servizi è il più frequente (36% delle citazioni). Segue il contratto Metalmeccanici con il 34%, ancora utilizzato dalle società manifatturiere It, sebbene attualmente si stia verificando l’evoluzione verso l’erogazione di servizi. L’inquadramento Credito compare con una frequenza piuttosto limitata (2,9%).


Per quanto riguarda contratti diversi da quelli proposti, non si rilevano polarizzazioni significative delle risposte.


In genere, i contratti a tempo indeterminato sono caratterizzati dai livelli retributivi più alti rispetto ad altre forme contrattuali.


Oltre alla sicurezza del posto di lavoro, i contratti a tempo indeterminato forniscono, quindi, alla risorsa uno stipendio economicamente più interessante. Tutte le altre forme di lavoro a tempo determinato, invece, sono caratterizzate da trattamenti molto meno favorevoli. Si segnalano a questo proposito, l’apprendistato, le normali forme di assunzione a tempo determinato, il lavoro interinale, lo stage e altri ancora.


Tuttavia, alcuni casi di stage e di collaborazioni esterne presenti nel panel sono caratterizzate da retribuzioni superiori ai 70.000 euro, probabilmente perché associati a progetti/attività particolarmente strategiche.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome