Innovaway, via italiana al competence center

Il Gruppo Innovaway è un’azienda informatica di livello internazionale che eroga in outsourcing un Service Desk multilingua H24x365 e fa progetti sul territorio italiano grazie a più sedi, impiega 450 persone e fattura 20 milioni di euro l’anno.

Basato a Napoli, viene da una storia di servizi ultra ventennale. Il Ceo, Antonio Giacomini, fissa la svolta cosmopolita al 2013, anno dell’ ìintegrazione di quel Napoli Competence Center, nato nel 2007 in partnership con Ibm per fare servizi desk e sistemistici.

Proprio riguardo Ibm va sottolineato come Innovaway la supporta nelle specifiche attività di Service Desk, con particolare riguardo l’analisi e la risoluzione dei problemi riscontrati su tutta l’infrastruttura remota distribuita a livello mondiale presso i clienti.

Lo fa con il Multilanguage Competence Center (MCC) di Napoli, un Service Desk certificato ITIL v.3 e che funziona anche da It Operation Management per configurazione dei sistemi, supporto tecnico specialistico, monitoraggio processi e altri servizi centralizzati. Il che significa che le 250 persone che vi lavorano non solo conoscono oltre 20 lingue (quelle europee, arabo, cinese mandarino e cantonese, russo e tailandese) ma hanno anche una certificazione IT.

«Non è un call center, ma un centro servizi altamente specializzato – ha spiegato l’executive consultant di Innovaway Augusto De Castro -. Le nostre persone hanno un’età media 35 anni, il loro turnover basso, significa che questo è il loro lavoro».

Retail, fashion (come Fendi, per cui gestiscono il service desk per i 1.000 negozi nel mondo) e bancario sono i principali settori in cui Innovaway esplica i proprio servizi.

«Il nostro first call fix è del 95% – ha rivelato a 01net De Castro – e la customer satisfaction è di oltre il 92%».

Le altre aree di business sono consulenze presso i clienti, fatte con 150 persone nelle sedi italiane strutturate su team di progetto e gruppi di competenze (clienti: Vodafone, Borsa italiana, Fendi) e lo sviluppo di applicativi ad hoc da proporre in SaaS.

È sulla scorta di questi requisiti che il gruppo punta a un’espansione estera, sia verso la “vecchia Europa” (Germania o Belgio), sia verso un presidio a est, che faccia da backup a Napoli.

Gli investimenti in competenze vanno verso l’Internet of Things e i Big Data ed entro l’anno la società assumerà altre 50 persone.

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