Inizio d’anno all’insegna dei blade

Ampliamenti di gamma per Ibm, Hp e Sun. Fujitsu Siemens si concentra sulla componente gestionale, mentre Big Blue vara la nuova Virtual Fabric Architecture

Il mercato dei server blade, un segmento fortemente presidiato per l’elevato tasso di crescita che lo caratterizza, è da qualche tempo teatro di numerosi annunci. Sul fronte hardware, Ibm ha recentemente ampliato la gamma delle soluzioni BladeCenter (attualmente, secondo Idc, le più vendute al mondo, con un marketshare superiore al 42%) rilasciando Ht, un nuovo sistema che si colloca nella fascia alta dell’offerta.


Il server si caratterizza per interconnessioni e funzionalità di switching di livello Hpc (High performance computing) candidandosi a rispondere con crescente aderenza alle richieste delle più esigenti applicazioni di networking.
Equipaggiati di processori dual e quad-core Intel Xeon, Amd Opteron e Ibm Power, i nuovi BladeCenter Ht sono in grado di offrire un incremento nella capacità di trasferimento dei dati da 4 a 40 Gb e saranno disponibili, secondo i piani societari, nel secondo trimestre del 2007.


Sun, sistemi in abbonamento

Di fascia decisamente più bassa è l’ultimo rilascio di Sun, che all’inizio di gennaio ha presentato un nuovo server blade quadriprocessore a cuore Opteron. Si tratta del Blade X8420, per il quale la società ha scelto di varare una nuova proposta commerciale con una sorta di “abbonamento”.


Nella sostanza, sottoscrivendo il contratto per 42 mesi, Sun garantisce il sistema modulare Blade 8000 e tre refresh hardware con i processori Opteron più veloci e performanti tra quelli disponibili al momento del rinnovo. Naturalmente, è prevista anche una modalità di vendita più tradizionale con un entry price di 13.095 dollari per modulo, ma la società tende a enfatizzare l’opzione di abbonamento, come chiave per tutti quei clienti con i quali desidera instaurare relazioni a lungo termine e che, di converso, hanno un approccio strategico e non tattico nei confronti della crescita dell’infrastruttura It.


Hp, nuovi modelli
e software di gestione


Novità blade giungono anche da Hp con la ProLiant Blade Workstation, una soluzione creata per far fare il salto di qualità prestazionale alle architetture thin client. Indirizzata a organizzazioni che fanno un grande utilizzo dei calcoli intensivi la workstation blade si inserisce nel datacenter e centralizza tutta la gestione dei componenti di processo e di storage. L’applicazione del concetto blade al campo workstation è da ritenersi una naturale evoluzione delle architetture gestite, che può richiedere anche un adeguamento dell’hardware client. Allo scopo, Hp propone modelli da utilizzare con apposito software per la fruizione delle applicazioni (Receiver).


Sul fronte gestionale, la società di Palo Alto ha, tra l’altro, rilasciato Insight Control Environment, un kit di strumenti deputati al controllo dei server ProLiant Ml e Dl, caratterizzato da funzioni per la gestione dei consumi. La suite, che costa 549 dollari per sistema, include, Systems Insight Manager 5.1, una console per il controllo di server e dispositivi di storage, e due nuovi prodotti interamente sviluppati da Hp: Insight Power Manager e Service Essentials Remote Support Pack.


Il primo, in particolare, è uno strumento che punta a migliorare il modo in cui l’energia viene sfruttata per alimentare i datacenter, misurando il consumo energetico e generando report. Fra i parametri sotto controllo anche quello della temperatura dell’aria che circola nei datacenter con sistemi ProLiant o BladeSystem.


Fsc si concentra su vBlade


Sul fronte gestionale, nuovi annunci anche per Fujitsu Siemens Computers, che punta a migliorare la virtualizzazione dei datacenter con il software vBlade. Il nuovo add-on per il sistema Primergy BladeFrame by Egenera introduce una modalità completamente nuova per tenere sotto controllo sia server fisici che macchine virtuali, fornendo un unico ambiente per le operazioni di configurazione, allocazione, riallocazione e gestione dei sistemi.


vBlade è una partizione di un pBlade (processing Blade) che utilizza un sottoinsieme di processori e memoria del pBlade, dando vita a una nuova risorsa di elaborazione indipendente. In questo modo, i responsabili del datacenter hanno la possibilità di consolidare su un unico pBlade i carichi di lavoro ripartiti fra più server, inserendo anche quelli facenti capo a differenti sistemi operativi. La prima implementazione vBlade utilizza XenEnterprise, una soluzione completa per la virtualizzazione sviluppata da XenSource.


Commercializzata come add-on separato, la tecnologia sarà disponibile per la prima metà del 2007.

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