Informazioni diffuse in Provincia di Ravenna

Citrix MetaFrame ha permesso all’ente emiliano di risolvere le problematiche legate al trasferimento dei dati e alla distribuzione delle applicazioni all’interno dell’articolata rete pubblica, costituita da numerosi uffici dislocati sul territorio, risparmiando tempi e risorse

L’esiguo numero di addetti al comparto It, in contrapposizione alla complessità delle esigenze della Provincia di Ravenna, nel 1999, ha indotto l’ente a rivoluzionare l’infrastruttura informatica esistente.
Ci siamo resi conto – ha affermato Andrea Bondi, responsabile dell’unità operativa sistemi informativi – che il primo passo da compiere per ottimizzare lo scambio di dati, i processi di trasferimento dei software e il loro aggiornamento era la centralizzazione delle informazioni e delle applicazioni su server, anzichè l’installazione degli stessi sui pc, i quali richiedevano singole procedure di configurazione e di implementazione dei programmi“. L’ente si è, quindi, rivolto a Itway, che ha suggerito l’acquisto dei server Citrix MetaFrame, per fornire accesso costante alle informazioni. Con l’ausilio di Akros e Business-E, partner Citrix Solutions Network autorizzati, il distributore ha seguito tutte le fasi del processo di riorganizzazione: dalla pre-vendita alla formazione e certificazione del personale. “Installato il primo server – ha spiegato Michele Papa, product manager di Itway – abbiamo tenuto corsi della durata di 4/5 giorni per i dipendenti del settore It“. Nel corso del primo step, considerato alla stregua di un progetto pilota, è stato dapprima implementato un server, al quale sono stati collegati singoli dispositivi, che hanno sostituito un corrispondente numero di pc. I thin client sono stati forniti in dotazione a un primo gruppo di lavoro, in modo da sperimentare i reali benefici derivanti dall’utilizzo della tecnologia Citrix.
I risultati sono stati immediati – ha proseguito Bondi -. La centralizzazione delle applicazioni su MetaFrame ci ha consentito di ottimizzare l’attività di aggiornamento dei programmi e di risolvere le problematiche che si presentavano sul territorio provinciale, evitando il trasferimento in loco del personale ed eliminando le difficoltà derivanti dall’incompatibilità delle release installate“. L’attività di aggiornamento avviene in load balancing, procedimento che pone offline il server sul quale effettuare l’update, lavorando contemporaneamente su un altro, riducendo i tempi di fermo macchina. Queste operazioni sono effettuate da remoto, tramite server, il quale, a sua volta, trasferisce le informazioni ai thin client. Persino la configurazione di questi ultimi avviene centralmente, anche per gruppi di lavoro, attraverso la funzionalità di profiling. Negli anni si sono susseguite altre installazioni che hanno ampliato la rete informatica provinciale. Attualmente, l’ente conta 15 server, con la migrazione a Metaframe Xp, e 120 thin client. Gli operatori, indipendentemente dal programma utilizzato, sono in grado di scambiarsi le informazioni attraverso un unico punto di accesso. “Grazie al Citrix Secure Gateway – ha detto ancora Bondi – si ottiene una connessione in totale sicurezza, valorizzando meglio le risorse“. Con la funzionalità Shadowing compresa in Citrix Metaframe, il personale dell’ente ha, infatti, a disposizione un servizio di help desk, per l’assistenza da remoto. Una intranet consente, inoltre, di visualizzare tutte le applicazioni installabili direttamente sul desktop, favorendo la mobilità dei dipendenti e la possibilità di effettuare il telelavoro.


Gli enti collegati

Prima dell’adozione di Citrix, il Servizio Provinciale dell’Agricoltura trasmetteva “fisicamente” qualsiasi informazione, alle varie sedi e uffici. Attualmente, invece, con l’installazione centralizzata delle applicazioni e la loro distribuzione su rete Wan, tramite Metaframe e il protocollo Ica (Independent computing architecture), le pratiche transitano in rete.
La Comunità Montana dell’Appennino Faentino ha, invece, risolto i problemi legati alla morfologia del territorio: il protocollo Citrix Ica, infatti, consente lo scambio di dati, anche in presenza di un’ampiezza di banda ridotta e di zone isolate o sconnesse. La Provincia rende così disponibili applicazioni interne in Asp, senza dover riscrivere il codice. La presenza di un unico server, poi, permette allo Suap (Sportello unico delle attività produttive), che si occupa delle pratiche necessarie all’apertura delle nuove attività, il trasferimento delle informazioni in rete, anzichè costringere gli utenti a continui spostamenti tra i vari uffici.

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