Information technology e mercati finanziari

“Il mercato finanziario, una leva per la crescita del comparto It” è il titolo dell’intervento di Maria Pierdicchi, responsabile del Nuovo Mercato che nell’ambito della presentazione dell’osservatorio It.alia di Esprinet ha analizzato il rapporto fra I …

“Il mercato finanziario, una leva per la crescita del comparto It” è il titolo dell’intervento di Maria Pierdicchi, responsabile del Nuovo Mercato che nell’ambito della presentazione dell’osservatorio It.alia di Esprinet ha analizzato il rapporto fra Ict e mercati finanziari. “Il settore dell’Ict – ha sottolineato Pierdicchi – è caratterizzato da frammentazione dell’offerta, tassi di innovazione non elevati, skill shortage e basso utilizzo di strumenti di finanza straordinaria e del capitale di rischio”. E proprio riguardo a quest’ultimo aspetto la responsabile del listino hi tech ha osservato che il mercato finanziario può avere un ruolo importante nel facilitare strategie di aggregazione e acquisizione, nel rafforzamento della struttura manageriale e nel miglioramento della corporate governance oltre a rappresentare uno stimolo per l’internazionalizzazione delle aziende e il miglioramento di competenze e processi. Pierdicchi ha poi citato alcuni dati relativi al Nuovo Mercato dove il 61% delle aziende appartiene all’Ict, le società quotate hanno effettuato 168 operazioni rilevanti di acquisizione per un controvalore complessivo di due miliardi di euro. Più del 50% delle società hanno un flottante superiore al 30%, il tasso di crescita dell’occupazione è stato del 51,7% medio annuo con ingresso di nuovi dipendenti ma anche dirigenti che hanno rafforzato la struttura manageriale. “Il 100% delle società quotate – ha proseguito Pierdicchi – ha nominato almeno un amministratore indipendente nel consiglio d’amministrazione”.

Inoltre, nell’89% delle società ha istituito un comitato per il controllo interno e l’investor relation manager è presente in tutte le società quotate, un segnale di come le aziende del Nuovo Mercato prestino attenzione alla comunicazione. Dal gennaio 2001 sono stati depositati 825 research da parte degli analisti, mentre il 96% delle società hanno sviluppato una sezione specifica di investor relation. Meno positivi i dati finanziari delle società. Il 68% ha un Ebitda negativo, il 58% un Ebit negativo e il 47% un risultato netto negativo. Il 53% delle società ha però un Ebitda in crescita e il 70% aumenta il fatturato. Alla fine di questa sfilza di dati Pierdicchi ha indicato alcune line guida del Nuovo Mercato che a breve introdurrà alcune modifiche regolamentari. Il rafforzamento dell’equity culture, della presenza e partecipazione di investitori istituzionali specializzati, dell’industria del venture capital e del private equity e dei precedenti stadi di finanziamento sono gli obiettivi principali da perseguire per il listino milanese che vede comunque ancora molti candidati che vogliono provare l’ebrezza della Borsa. Fuori da palazzo Mezzanotte (la sede della Borsa) ci sono infatti molte società di distribuzione, software house, società di servizi e di telecomunicazioni che aspettano solo che il mercato dia loro una chance. Opportunità che potranno avere in futuro, ha concluso la responsabile del Nuovo Mercato, a patto di rispondere a quelle che sono le richieste attuali dei mercati finaziari. Società di maggiori dimensioni in termini di fatturato e flottante, business model sostenibili con risultati in parte dimostrati, crescita e profittabilità del core business, forte posizionamento competitivo, struttura manageriale, corporate governance, attitudine alla trasparenza e alla comunicazione tempestiva e puntuale, valutazioni in linea con gli economics oltre al presidio e alla buona gestione dell’aftermarkets.

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