Infor – Il Cio deve cambiare di ruolo

L’innovazione è la sfida che ogni azienda sta affrontando o dovrà affrontare nel brevissimo periodo per garantirsi un futuro. Ormai è persino scontato affermarlo. Un po’ meno scontato è andare ad analizzare cosa …


L’innovazione è la sfida che ogni azienda sta affrontando o dovrà
affrontare nel brevissimo periodo per garantirsi un futuro. Ormai è persino
scontato affermarlo. Un po’ meno scontato è andare ad analizzare
cosa vuol dire innovazione e come si può effettivamente inserire nella
propria impresa. L’Italia ha un tessuto imprenditoriale molto frammentato
e di piccole dimensioni che deve ancora adottare processi fluidi e funzionali
per la produzione e la vendita dei propri prodotti. In questo l’ICT è
offre una grande leva innovativa, se un progetto di implementazione diventa
il punto di partenza per la revisione dei processi aziendali.

Oggi le tecnologie possono essere considerate mature, e siamo nell’era
della diffusione della tecnologia. Questo vuol dire che anche il ruolo di chi
si occupa dei sistemi informativi in azienda sta ancora una volta cambiando
fisionomia.

Agli albori gli EDP manager (questo era il loro nome) hanno avuto un compito
di “alfabetizzazione” informativa. Successivamente il loro ruolo
si è evoluto insieme ai sistemi e, diventati Chief Information Officer,
spesso sono stati subissati dalle richieste operative per risolvere tutte le
problematiche tecnologiche delle aziende con il compito preciso di diminuire
i costi e aumentare la produttività. Oggi i CIO hanno davanti a loro
un nuovo scenario: gli si chiede di contribuire all’innovazione aziendale
cogliendo tutte le opportunità offerte dal mercato, anche guardando a
soluzioni nate per altri scopi. Mi viene in mente l’esempio dei RFID che
oggi vengono utilizzati brillantemente anche per facilitare e rendere più
veloce il lavoro nei magazzini di realtà anche piccole.

Questo vuol dire che il nuovo CIO, o Chief Innovation Officer, deve saper
rielaborare le proprie conoscenze con un orientamento al futuro, avere una profonda
conoscenza dell’azienda in cui lavora e partecipare alle scelte strategiche
adeguando lo sviluppo tecnologico alle necessità di crescita del business.
Un ruolo quindi di maggiori responsabilità rispetto al passato ancora
sottoposto però all’attenzione al budget e alla limitazione dei
costi.

Con l’offerta attuale di nuove soluzioni per le aziende, questa però
non è una missione impossibile. Esistono infatti applicazioni che sono
riconosciute per il loro basso TCO e per la capacità di rendere in tempi
molto rapidi un’azienda più competitiva e più innovativa.

Si tenga presente poi che migliorare i processi e rendere più efficiente
la struttura consente di liberare risorse economiche ed energie di pensiero
che possono essere indirizzate verso quei progetti di ricerca e sviluppo tanto
invocati per il Sistema Italia.
Oggi è possibile avere un sistema ERP esteso, integrare una reportistica
che consenta decisioni rapide, avviare progetti per il supporto alle decisioni
strategiche. Per fare le scelte giuste occorre coinvolgere i CIO in modo che
abbiano in mano tutti gli elementi per selezionare le applicazioni davvero necessarie,
e per assumere un ruolo sempre più di guida dell’innovazione di
prodotto/servizio e di processo.

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