Infonetics misura i costi dei blocchi di rete

Il due per cento del giro d’affari annuo. é questa la cifra che le imprese americane perdono ogni anno a causa dei blocchi delle loro infrastrutture di rete. Ad affermarlo è Infonetics Research, in uno studio effettuato su 85 imprese con …

Il due per cento del giro d’affari annuo. é questa la cifra che le
imprese americane perdono ogni anno a causa dei blocchi delle loro
infrastrutture di rete. Ad affermarlo è Infonetics Research, in uno
studio effettuato su 85 imprese con oltre mille dipendenti. Secondo
gli autori, la cifra ha un valore universale: "Penso che
otterremmo gli stessi numeri in Europa
– ha commentato Larry
Howard, vicepresidente della società di ricerca -. Le aziende
possono fare il calcolo anche da sole: nei casi studiati, le perdite
di fatturato legate al blocco delle infrastrutture rappresentano tre
volte il budget stanziato per l’amministrazione e lo sviluppo delle
reti"
.
Secondo l’indagine, i blocchi toccano soprattutto le reti locali
(44%) e un po’ meno le Wan (23%). Ma un terzo è direttamente
collegato al funzionamento delle applicazioni in rete.
Lo studio ha rilevato anche che ad andare il tilt sono più
frequentemente gli hub, i commutatori o altri router senza
dimenticare i problemi legati al cablaggio o all’alimentazione
elettrica. Di fronte questi inconvenienti, le imprese americane
restano piuttosto disarmate: la metà non utilizza, infatti, strumenti
di supervisione. Quattro grandi nomi si contendono il primato fra il
software di amministrazione: si tratta di Hp, Cisco, Ibm e Novell,
che raccolgono insieme il 28% del mercato. Ma, nella maggior parte
dei casi, non agisca un organizzazione preventiva, bensì un
intervento correttivo quando il problema si manifesta. Le strutture
It interne si accontentano di misure semplici. Così, quando la rete
si avvicina alla saturazione, un’azienda su quattro ricorre
all’aumento della banda e una su due attende di vedere cosa accade.
Certo, dotarsi di architetture complesse di qualità del servizio non
può essere credibile che a partire dal momento in cui l’hardware può
garantire, a un prezzo ragionevole, l’affidabilità che ancora oggi si
attende.

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