Incentivi all’autoimpiego estesi a tutto il territorio nazionale

La legge costituisce il principale strumento di sostegno per l’avvio di piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione

A partire da marzo 2009 è possibile presentare progetti di autoimpiego in tutto il territorio nazionale godendo delle intensità di aiuto previste per le precedenti aree ammesse. L’estensione territoriale riguarda anche la residenza del proponente al 1° gennaio 2000 o da almeno sei mesi alla data di presentazione della domanda


La legge che agevola l’autoimpiego costituisce il principale strumento di sostegno e diffusione per l’avvio di piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione. Invitalia Spa, l’Agenzia nazionale per l’attrazione d’investimenti e lo sviluppo d’impresa Spa già Sviluppo Italia, ha il compito di provvedere alla selezione, assistenza e all’erogazione delle agevolazioni. Tale misura viene considerata, soprattutto in questo momento economico, molto utile al fine di favorire l’inserimento nel mondo del lavoro, dei soggetti privi di occupazione, nonché qualificare la professionalità e promuovere la cultura di impresa.


La non occupazione ormai rappresenta infatti l’unico requisito soggettivo richiesto per l’attivazione delle misure agevolative.


Iniziative ammissibili
Le iniziative possono così distinguersi:


1. lavoro autonomo (ex prestito d’onore) costituiti in forma individuale per investimenti finanziabili non superiori a 25.823 euro;


2. microimpresa costituiti in forma di società di persone per investimenti non superiori a 129.114 euro;


3. franchising costituiti in forma individuale o societaria (escluse le società di fatto o per scopi mutualistici) per attività da realizzare con franchisor convenzionati con l’Agenzia.


Requisiti soggettivi
Per presentare la domanda il proponente (nel caso di ditta individuale) o almeno la metà numerica dei soci che detiene almeno la metà delle quote deve essere:



  • maggiorenne alla data di presentazione della domanda;



  • residente nel territorio nazionale alla data del 1° gennaio 2000 oppure da almeno sei mesi alla data di presentazione del progetto;


Si considerano occupati ai sensi dell’art.17 del Dlgs 185/00 e quindi non possono avvalersi di questa agevolazione:



1. i titolari di rapporti di lavoro dipendente (a tempo determinato e indeterminato, anche a tempo parziale);


2. i titolari di contratti di lavoro a progetto, intermittente o ripartito;


3. i soggetti che esercitano una libera professione;


4. i titolari di partita Iva, anche se non movimentata;


5. gli imprenditori, familiari (nel caso di impresa familiare) e coadiutori di imprenditori;


6. gli artigiani.



Attività finanziabili
Per i progetti di lavoro autonomo sono agevolabili le attività di:


1. produzione dei beni;


2. fornitura di servizi;


3. commercio.


Sono comunque esclusi i settori:



  • della produzione primaria di prodotti agricoli di cui all’allegato I del Trattato Ce;



  • la pesca e l’acquacoltura;



  • gli aiuti destinati all’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi;


Per i progetti di microimpresa non è ammessa l’attività del commercio (l’attività di somministrazione è comunque ammessa).


Le iniziative agevolabili per il franchising possono riguardare la commercializzazione di beni e di servizi, mediante la formula dell’affiliazione in franchising.


Agevolazioni previste
I benefici concessi consistono in:



  • contributi in conto impianti nella misura del 50%;



  • mutui agevolati per gli investimenti.


Il tasso di interesse applicato è pari al 30% del tasso di riferimento alla data di stipula del contratto di finanziamento.


Il mutuo è restituibile in un massimo di 7 anni per la microimpresa e franchising, 5 anni per il lavoro autonomo, con rate trimestrali costanti posticipate;



  • contributi a fondo perduto in conto gestione, secondo i limiti fissati dall’Unione europea, limitatamente al primo anno di attività;



  • assistenza tecnica in fase di realizzazione degli investimenti e di avvio delle iniziative, che può essere concessa per il periodo massimo di un anno.


Il Dm 30 novembre 2004, che reca la definizione dei criteri e delle modalità di concessione da parte di Invitalia degli incentivi a favore dell’autoimprenditorialità e dell’autoimpiego, a seguito della riforma introdotta dall’art. 72 della legge finanziaria per il 2003 (legge 289/02, in base alla quale l’ammontare della quota di contributo soggetta a rimborso non può essere inferiore al 50% dell’importo contributivo) ha specificato che le agevolazioni finanziarie in favore dell’autoimpiego, nella forma del lavoro autonomo, devono essere concesse secondo i seguenti criteri:



  • mutuo a tasso agevolato per gli investimenti nella misura del 50% del totale dei contributi concessi, costituiti dalla somma dell’importo degli investimenti ammessi e del massimale del contributo in conto gestione;



  • contributo in conto impianti per gli investimenti in misura pari alla differenza tra l’importo degli investimenti ammessi e l’importo del mutuo agevolato;



  • contributo a fondo perduto sulle spese di gestione per il primo anno.


Spese ammissibili
Sono ammissibili le spese di investimento, al netto dell’Iva, sostenute successivamente alla data della delibera di ammissione e regolarmente documentate concernenti:


a) per l’investimento:


– attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti;


– beni immateriali a utilità pluriennale;


– ristrutturazione di immobili, entro il limite massimo del 10% del valore degli investimenti ammessi ai due punti precedenti;


È bene precisare che le attrezzature e i macchinari possono essere anche usati purché offrano idonee e comprovate garanzie di funzionalità e non siano state oggetto di precedenti agevolazioni pubbliche.


Inoltre gli investimenti agevolati sono vincolati all’esercizio dell’attività finanziata per un periodo minimo di 5 anni a decorrere dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni e, comunque, fino all’estinzione del finanziamento a tasso agevolato.


b) per le spese di gestione:


– materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al processo produttivo;


– utenze e canoni di locazione per immobili;


– oneri finanziari;


– prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati;


– prestazione di servizi (no per il lavoro autonomo).


Per i massimali si veda la tavola in basso.




































Massimali di investimento



Misure



Investimento max



Contributo c/gestione I anno



Lavoro Autonomo



€ 25.823



€ 5.164



Microimpresa



€ 129.114



ATTIVITA’ DI SERVIZI (*)



ATTIVITA’ DI PRODUZIONE (*)



€ 12.000



€ 16.000



Franchising



Non è previsto un tetto massimo sugli investimenti o spese di gestione. Comunque le agevolazioni (contributi in conto impianti e conto gestione) non possono superare 100.000.



(*) Importo suggerito che trova sostegno dagli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato e dall’esperienza maturata da Invitalia al fine di ottimizzare il mix di contributi massimizzando il fondo perduto sull’investimento



Procedura
Il percorso per ottenere le agevolazioni prevede la presentazione di una domanda accedendo al sito www.autoimpiego.invitalia.it, che dovrà contenere indicazioni in merito al proponente e all’idea imprenditoriale, nonché alcuni allegati (nn. 1-3) che attestano l’esistenza dei requisiti di legge e il rispetto delle normative sulla tutela della privacy e sull’antiriciclaggio:


È quindi necessario:


a) registrarsi;


b) compilare on-line la domanda;


(www.autoimpiego.invitalia.it);


c) compilare in forma cartacea i relativi allegati;


d) inviare, entro 5 giorni lavorativi dal completamento on-line, la stessa domanda senza alcuna modifica, tramite raccomandata a.r., insieme agli allegati, e alla copia originale dei preventivi relativi agli investimenti da realizzare, alla sede territoriale competente (dove si intende localizzare l’attività).


I proponenti che intendono presentare una domanda, possono avvalersi dei seguenti servizi di sostegno e di affiancamento:


1. una guida on-line che contiene chiarimenti e suggerimenti per la compilazione di ognuno dei prospetti contenuti nella domanda stessa;


2. specifici seminari informativi, a livello regionale e provinciale;


3. assistenza gratuita presso le sedi territoriali, per ogni eventuale informazione e approfondimento e, in caso di necessità, per usufruire di un collegamento internet;


4. una casella di posta elettronica, info@invitalia.it dove poter inviare eventuali richieste di informazione e di assistenza;


5. un foglio di calcolo che consente di quantificare l’importo dei contributi concedibili e, indicativamente, l’importo della rata trimestrale per rimborsare il finanziamento a tasso agevolato.


La domanda è sottoposta a una serie di verifiche volte ad accertare la sussistenza dei requisiti, la cui eventuale assenza potrebbe pregiudicare l’accesso alle agevolazioni.


Tali verifiche sia formali che di merito prevedono oltre che l’analisi della domanda anche un colloquio con i proponenti in modo da validare la coerenza tra il profilo dei proponenti con l’idea imprenditoriale. A tal proposito si sottolinea che i proponenti (o il legale rappresentante se previsto dalla normativa), debbono possedere al momento della presentazione della domanda i requisiti soggettivi richiesti dalla legge per il regolare avvio dell’attività.


Erogazione delle agevolazioni
In caso di esito positivo si procede alla stipula del contratto di concessione delle agevolazioni con Invitalia Spa, che regolamenta i tempi e le modalità di ottenimento delle agevolazioni. In linea generale si prevedono sia per l’investimento che per le spese di gestione l’erogazione in due soluzioni (anticipo e saldo) che variano a seconda della tipologia di iniziativa.


a) Per il lavoro autonomo è previsto un anticipo del 40% sia sull’investimento che sulle spese di gestione. Il saldo:


– sugli investimenti sarà erogato in un’unica soluzione, una volta completati gli stessi, anche sulla base di fatture che possono essere quietanzate (pagate) successivamente all’erogazione del saldo.


Gli investimenti dovranno essere realizzati entro 6 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento;


– sulle spese di gestione sarà erogato a seguito della presentazione delle fatture quietanzate;


b) per la microimpresa è previsto un anticipo del 20% sull’investimento e del 30% sulle spese di gestione. Il saldo:


– sugli investimenti sarà erogato in un’unica soluzione, una volta completati gli stessi, anche sulla base di fatture che possono essere quietanzate (pagate) successivamente all’erogazione del saldo.


Gli investimenti dovranno essere realizzati entro 6 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento;


– sulle spese di gestione sarà erogato a seguito della presentazione delle fatture quietanzate;


c) per il franchising è possibile richiedere una prima erogazione sulla base dello stato di avanzamento dei lavori (Sal) in misura compresa tra il 30% e il 60% del totale delle agevolazioni per gli investimenti. Per le spese di gestione è previsto un anticipo del 30%. Il saldo:


– sugli investimenti sarà erogato in un’unica soluzione, una volta completati gli stessi, anche sulla base di fatture che possono essere quietanzate (pagate) successivamente all’erogazione del saldo.


Gli investimenti dovranno essere realizzati entro 6 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento;


– sulle spese di gestione sarà erogato a seguito della presentazione delle fatture quietanzate.


Conclusioni
Secondo una elaborazione del Centro studi Unioncamere (Excelsior 2008) e del Ministero del Lavoro nel 2008 a fronte di 110.000 mila nuovi posti di lavoro ben 89.570 sono stati garantiti dalle aziende composte da 1 a 9 addetti (pari all’81,40% del totale).


La novità introdotta a marzo da Invitalia Spa sull’estensione territoriale dei progetti di autoimpiego, indubbiamente risponde a una logica di potenziamento dell’attuale sistema imprenditoriale italiano, tenendo nella giusta considerazione che le microimprese rappresentano il vero motore dell’economia nazionale. Pertanto, si ritiene che tali opportunità, data l’entità delle agevolazioni, soprattutto per quelle aree non precedentemente agevolate, siano un’occasione imperdibile di nascita e sviluppo imprenditoriale.


(per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti e credito, Novecento Media)

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