In vino veritas: la Bi senza vincoli di budget

Obiettivo: un cruscotto aziendale per il controllo di gestione

Giovanni Marini, responsabile It di Cantina Arnaldo Caprai

Caso quasi anomalo nel panorama aziendale italiano, ma riconducibile alle dimensioni e alla natura della sua gestione d’impresa, Cantina Arnaldo Caprai non dispone di uno specifico budget di spesa It e non si pone un limite per gli investimenti in Ict. «La famiglia Caprai – ha esordito Giovanni Marini, responsabile It di Caprai – crede molto e investe altrettanto in ricerca e sviluppo nell’ambito vitivinicolo e dell’innovazione tecnologica. I progetti sono valutati senza vincoli di spesa, con una forte propensione al futuro, ma anche nel rispetto delle dimensioni e delle possibilità dell’azienda».

In linea generale, gli investimenti fatti negli ultimi anni sono stati considerevoli. In particolare, per quanto riguarda la Business intelligence, la società ha già effettuato alcuni investimenti.

«Dopo aver valutato diversi prodotti – ha puntualizzato Marini – abbiamo approfondito, tramite una società di consulenza, le funzionalità di Board Mit di Board International. Il prodotto ci ha colpito per la facilità di sviluppo e per la ricchezza di funzioni e di elementi di progettazione con i quali è possibile arricchire le analisi dei dati. La soluzione è in grado di supportare tutte le esigenze di reportistica, di analisi, di presentazione dei dati, nonché quelle di accesso alle informazioni presenti nei database applicativi. Le versioni più recenti, poi, permettono di condividere strutture di dati e accessi agli stessi con i motori Molap e Olap che estende le funzionalità verso ambienti standard. Dal punto di vista dell’architettura, Board Mit, supporta un client-master-server, dove la componente master gestisce le politiche di accesso, di riservatezza e delle licenze, la parte server gestisce l’accesso ai dati e la potenza di elaborazione, mentre il client è l’elemento di interoperabilità degli utenti. Per quelli remoti, l’accesso via Web è supportato da un protocollo proprietario molto performante e da una politica di licenze specifica. Questa architettura garantisce una soluzione scalabile e in linea con la crescita e lo sviluppo aziendali».

La società intende, infatti, proseguire nello sviluppo dei progetti di Bi verso gli ambiti non ancora coperti: l’obiettivo finale è arrivare a un pieno supporto del controllo di gestione attraverso un cruscotto aziendale dove verranno posizionati i Key perfomance indicator. Inoltre, si vuole estendere l’utilizzo della Business intelligence sia internamente che esternamente all’azienda, dotando gli agenti di un accesso via Internet.

Ulteriori investimenti significano, naturalmente, potenziamenti della componente infrastrutturale. «Nel momento in cui si è iniziato a usare lo strumento – ha continuato il responsabile It -, è stato lampante a tutti che sarebbe stato impensabile tornare indietro: gli strumenti di analisi e reporting tradizionali sono sembrati antiquati. Attualmente, le infrastrutture a supporto della Bi sono adeguate e si basano su un server dedicato presente nella nostra server farm. Tuttavia, visto l’importanza assunta dalla Business intelligence, pensiamo di far crescere le infrastrutture di pari passo alla crescita degli utenti che avranno accesso a questo tipo di applicazioni».

In fase di progettazione e di deployment, nessuna criticità particolare sembra essere emersa. Lo sviluppo congiunto da parte del partner e della funzione It ha permesso non solo di realizzare un prototipo in pochissimi giorni, ma anche di creare una competenza interna per affrontare i successivi progetti.

«Con il vendor – ha concluso Marini – ci troviamo ottimamente. L’azienda ha, fino ad ora, risposto sempre a qualunque problema sia sorto. Il canale più utile è risultato quello del portale Web, da dove è possibile accedere all’area riservata e utilizzare tanti efficaci strumenti: la knowlege base, preziosa per la risoluzione dei problemi; l’apertura dei ticket, per segnalare criticità specifiche, anche in lingua italiana; il download per scaricare aggiornamenti ed esempi di utilizzo. Inoltre, via e-mail, Board International, ci comunica la disponibilità degli aggiornamenti di prodotto e gli eventi legati a Board Mit, nonché il calendario dei corsi. Siamo soddisfatti anche del partner locale con il quale abbiamo avviato il progetto e al quale ci rivolgiamo per problemi o ampliamenti che non sono ancora alla nostra portata».

L’azienda

La Cantina Arnaldo Caprai nasce nel 1971 e da sempre si prefigge di valorizzare i vitigni autoctoni come il Grechetto e il Sagrantino, che cresce solo nel territorio umbro di Montefalco. Riconosciuta azienda leader proprio nella produzione del Sagrantino, la cantina ha raggiunto un’estensione di 150 ettari, di cui 136 di superficie vitata, recuerando in chiave moderna la grande tradizione enologica di questa terra. L’azienda, che è attualmente guidata da Marco Caprai (figlio del fondatore) e conta una settantina di dipendenti, ha adottato i più innovativi metodi di produzione e di gestione, investendo in una ricerca e sperimentazione continue.

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