È in vigore il Codice dell’amministrazione digitale

La validità coincide con l’inizio dell’anno. Banca del Riuso e Conferenza dei servizi tra le novità. Le comunicazioni telematiche assumono valore giuridico

Febbraio 2006, È entrato in vigore il 1° gennaio il Codice dell’amministrazione
digitale, presentato come una sorta di “codice della strada”
con norme che facilitano e stimolano l’utilizzo delle nuove tecnologie
all’intero della Pubblica amministrazione italiana e nei suoi rapporti
con i cittadini e le imprese.

Il Codice è stato redatto in collaborazione con le amministrazioni
statali interessate e con le Regioni e le autonomie locali, con il contributo
di esperti del mondo universitario, imprenditoriale, organi professionali
e associazioni di categoria e, secondo quanto dichiarato dal ministro
per l’Innovazione Lucio Stanca, «pone le condizioni
normative per realizzare una amministrazione pubblica che sia più
efficiente, elimini gli sprechi e costi meno, offrendo a cittadini e imprese
il diritto di interagire sempre, ovunque e verso qualunque amministrazione
attraverso la Rete e, nello stesso tempo, obbliga tutte le amministrazioni
a rendere disponibili on line tutte le informazioni»
.

Tra gli effetti più
evidenti del nuovo Codice, l’azzeramento dei certificati attraverso
la trasmissione telematica dei documenti tra amministrazioni e la condivisione
dei database, con un risparmio stimato nell’ordine dei 400 milioni
di euro.
Il Codice riconosce, inoltre, piena validità giuridica alle comunicazioni
per via telematica e pone le basi per un incremento del loro numero e,
soprattutto, per una sostituzione quasi totale della vecchia trasmissione
cartacea. In questo caso il risparmio previsto già nel primo anno
è di circa 360 milioni di euro.

Ma non è tutto
Tutti gli atti, i dati, i documenti, le scritture contabili e la corrispondenza
prodotti o riprodotti in maniera digitale, secondo le regole che garantiscono
la conformità agli originali, hanno la stessa validità giuridica
di documenti cartacei e devono essere conservati in archivi informatici,
grazie ai quali si riducono tempi e costi di ricerca dei documenti, ma
anche quelli di gestione e manutenzione degli archivi: processi più
veloci, risparmi di spesa per le amministrazioni, enorme recupero di spazi (spesso presi in locazione)
prima occupati da ingombranti archivi cartacei.

Sempre in base al nuovo Codice, quando un qualsiasi procedimento pubblico
coinvolge più amministrazioni, per semplificare e rendere più
rapido il suo svolgimento viene indetta una “conferenza dei servizi”
a cui partecipano responsabili di tutti gli enti interessati. Il Codice
prevede la possibilità che le conferenze si svolgano on line, evitando
viaggi, spese di trasferta, perdite di tempo.
Il Codice istituisce la Banca del Riuso, una banca dati dei programmi
informatici riutilizzabili, un elenco di programmi applicativi di proprietà
pubblica presso il Cnipa. Nella sostanza, prima di acquisire nuove applicazioni
tecnologiche, le Pubbliche amministrazioni devono verificare se sono disponibili
soluzioni riutilizzabili, cedute in maniera gratuita dalle amministrazioni
titolari.

L’obiettivo, in questo caso, è abbattere i costi
degli investimenti in tecnologie con un risparmio nella fase iniziale
di almeno 45 milioni di euro; eliminare i tempi del progetto e aiutare
le amministrazioni con minore capacità di spesa ad acquisire tecnologie
innovative. A favore delle attività produttive, poi, è la
norma che trasforma gli sportelli unici per le attività produttive
in sportelli telematici: devono riorganizzarsi per gestire i procedimenti
e le attività interne in maniera informatica, acquisire istanze
da parte delle imprese ed erogare i servizi attraverso Internet e posta
elettronica.

Il sistema contempla anche un’estensione oltre confine, che sta già
cominciando a mettere in connessione circa 500 uffici pubblici italiani
all’estero, come ambasciate, consolati, istituti di cultura, camere di
commercio e sedi Ice, non solo per lo scambio istantaneo di dati, ma anche
per le comunicazioni telefoniche attraverso il sistema VoIp, ossia attraverso
la rete Internet.

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