In Sicilia una rete combatte l’infarto

Il progetto Rias prevede un sistema di telecardiologia che collega 118, ospedali e ambulatori della Regione

Una diagnosi precoce e un sistema di telecardiologia per ridurre la mortalità
per infarto miocardico acuto. E’ questo l’obiettivo del progetto Rias (Rete per
l’infarto acuto in Sicilia), un sistema di telecardiologia che
collega 118, ospedali e ambulatori della Regione. Ogni anno in Sicilia si
registrano 16.000 casi di infarto acuto. Il 25% dei pazienti non arriva neanche
in ospedale. Per questo è stato deciso di creare la rete per l’infarto acuto,
che permetta di far giungere in tempo nella struttura ospedaliera un maggior
numero di pazienti infartuati e di limitare i danni permanenti negli altri.


Il progetto si basa sulla realizzazione di una rete di
intervento che possa diagnosticare con immediatezza l’infarto acuto e attivare
un sistema di intervento codificato. Tre sono le linee guida del Rias: la
sensibilizzazione e la conoscenza del problema, il sistema
emergenza-urgenza del 118, l’individuazione di centri di riferimento dotati di
emodinamiche. Una cultura della prevenzione aiuta a riconoscere i sintomi
dell’infarto. Allertando il 118 gli operatori possono intervenire secondo
precisi protocolli, avviando un elettrocardiogramma in ambulanza e utilizzando
un sistema di telecardiologia che trasmette i dati sanitari rilevati sul mezzo
di soccorso direttamente al centro di riferimento. Nella prima
fase
le strutture specializzate saranno tre a Palermo (Cervello, Civico
e Villa Sofia), due a Catania (Ferrarotto e Cannizzaro) e una a Messina
(Papardo).

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