In Sardegna si lavora grazie alla Business intelligence

L’esperienza di Metso che da Java si è poi specializzata anche su .Net incontrando una realtà come Microstrategy In primo piano il progetto “Regione Sardegna”

È stata dura ma, alla fine, Metso, come afferma il suo presidente Amedeo Colavolpe, ne esce soddisfatta: «lavorare in raggruppamento di impresa con colossi come Accenture e Tiscali è stato utile e formativo». L’operatore divide le sue attività, prettamente di sviluppo software, tra Roma e Cagliari. Nel capoluogo sardo vanta, tra gli altri progetti, la partecipazione al raggruppamento che ha messo ordine nel sistema informatico per il collocamento nella Regione Sardegna.

La faccenda è complessa. Si tratta della “fase 1” della gara bandita dalla Regione Sardegna per la realizzazione dell’infrastruttura informatica del progetto Sil (Sistema informativo del lavoro) che, detto in due parole, prevede la ristrutturazione e il collegamento di tutti gli ex uffici di collocamento italiani, ora denominati “centri per l’impiego”. Il progetto ministeriale, partito tre anni fa, ha dovuto recepire il progetto relativo dell’Unione europea. In ottica europea l’intenzione è di collegare, aggiornando l’infrastruttura informatica, tutte le strutture pubbliche legate al collocamento, considerando come poli le province, eventualmente le regioni, i singoli Paesi e, infine, l’organismo europeo preposto. Il lavoro di informatizzazione è notevole anche perché, soprattutto in Italia, ha richiesto la costruzione di una nuova infrastruttura di front end, basata su portali Web, che trasformasse i centri per l’impiego in veicoli efficienti di smistamento della domanda e dell’offerta. La “fase 1” si è conclusa e, mentre scriviamo, la Regione Sardegna è alle prese con l’espletamento del bando relativo alla “fase 2”.

Quando Microsoft è meglio

Alla prima fase hanno partecipato Accenture (per l’analisi funzionale), Hp (forniture di hardware e networking), Tiscali (connettività e sviluppo portali) e Metso. «Accenture era la mandataria – afferma la project manager di Metso, Paola Minoggio -, mentre Metso ha avuto una commessa quantificabile in circa il 20% del totale dello stanziamento complessivo di circa 14 miliardi di lire (nel 2001). Il nostro lavoro è iniziato nel febbraio del 2003 e si è concluso dopo circa un anno. Abbiamo avuto incarico di progettare e implementare il sistema di matching». Un applicativo, in pratica, che collegasse in modo automatico le informazioni fornite dal candidato con i requisiti richiesti dalle aziende. «Abbiamo scelto Elise dell’olandese Wcc, su piattaforma .Net, l’abbiamo localizzato e personalizzato in base anche alle indicazioni ministeriali e alla legislazione italiana – prosegue Minoggio -. La scelta di Microsoft ha permesso, inoltre, di passare dal vecchio Sybase al database Sql». «La richiesta di Accenture di utilizzare la piattaforma Microsoft, nonostante il nostro ministero del Lavoro abbia consigliato l’uso di Java – afferma Colavolpe – ci ha permesso di esplorare nuovi ambiti di sviluppo visto che noi, tradizionalmente, eravamo più “Java oriented”. Vero è che .Net ci ha garantito stabilità e sicurezza».

Microstrategy? Una felice scoperta

Ai 14 miliardi di lire di stanziamento iniziale, come spesso capita, la Regione Sardegna ha aggiunto successivamente il cosiddetto 6/5 (circa tre miliardi di lire). L’appendice è stata utilizzata per lo sviluppo dell’osservatorio del mercato del lavoro, per la connessione con la Borsa nazionale del lavoro e per l’adeguamento del portale all’utilizzo da parte dei diversamente abili. «Per questo, con l’aiuto di Hp, abbiamo avviato una software selection per la scelta di una soluzione di Business intelligence – prosegue Minoggio -. Abbiamo optato per la proposta di Microstrategy nonostante fosse la più costosa tra le tre considerate e, inoltre, prima di allora non avevamo avuto mai contatti con loro. Il software scelto si è rivelato il migliore in termini prestazionali». «Anche grazie a Microstrategy – aggiunge Colavolpe – ci siamo resi conto delle potenzialità del mercato della Business intelligence e pensiamo di lavorarci ancora».

Come detto all’inizio, mentre scriviamo è in fase di espletamento la gara per la seconda fase del progetto Sil della Regione Sardegna. «La Sardegna è stata la prima regione in Italia ad averlo attivato – afferma Colavolpe – e ha deciso di fare tutto da sola, al contrario di altre regioni che si sono appoggiate ai modelli e alle infrastrutture messe a disposizione dal ministero del Lavoro. La seconda fase del progetto vale “soltanto” due milioni di euro ed è composta all’80% di mantenimento, speriamo comunque di entrarci». E noi auguriamo “in bocca al lupo” a Metso.

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