In regresso il fatturato di Ibm Semea

I risultati preliminari dei Ibm Semea parlano di un calo dell’11% nel giro d’affari per il 1996. La riduzione scende al 4% se si considerano le sole attivita nazionali. Positivo, secondo l’azienda, il risultato netto di gestione.

Si è chiusa al ribasso l’annata di Ibm Semea. Il fatturato ’96, infatti,
secondo i risultati preliminari, ha toccato la quota di 9.480 miliardi di
lire, con un regresso dell’11% rispetto all’anno precedente. Ma Tomaso
Quattrin, presidente di Ibm Italia, giudica comunque positivo anche il
1996, da poco concluso:Abbiamo chiuso l’anno comunque in attivo,
migliorando la struttura patrimoniale. Le riduzioni dei prezzi delle
memorie ha un po’ condizionato il mercato, soprattutto sul fronte delle
esportazioni, vanificando in parte gli incrementi produttivi degli
stabilimenti di Vimercate e Santa Palomba
.
Considerando le sole operazioni nazionali, in effetti, il calo di
fatturato (4.250 miliardi) si è contenuto in un 4%, mentre dalle
esportazioni si sono avuti "solo" 3.520 miliardi (-16%). È diminuito del
14% anche il giro d’affari delle operazioni internazionali, per colpa, a
detta dell’azienda, della svalutazione di monete come quella turca e quella
sudafricana. In compenso, si è registrata una significativa crescita sul
fronte dei servizi, arrivati a 1.200 miliardi, con un’ascesa del 37%
rispetto a un anno fa. Il 1996 – ha proseguito Quattrin – è stato l’ann=
o
dell’affermazione della strategia del Network Computing e delle prime
concrete applicazioni nel campo dell’home banking e del commercio
elettronico. Queste sfide diventeranno importanti nei prossimi mesi. Ottimi
sono stati anche i risultati ottenuti da Lotus Notes, dai prodotti di
Tivoli e dalle stampanti, che siamo tornati a fornire con il nostro
marchio.

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