Trovare il monitor giusto per il proprio computer, o per estendere quello integrato nel proprio portatile, è una ricerca complessa che richiede di conoscere bene quelle che sono le proprie esigenze, come ad esempio la dimensione dello schermo e di conseguenza anche lo spazio occupato sulla scrivania, la risoluzione e il fattore di forma. Se per molti utenti utilizzare il solo schermo del portatile può essere un modo per ridurre le distrazioni, in moltissimi casi invece si preferisce avere uno o addirittura due monitor esterni secondari capaci di rendere più personalizzata l’esperienza di lavoro.

Abbiamo provato l’ampio monitor per utenza professionale di Philips della serie 5000 denominato 40B1U5601H/00, uno schermo da 40” in formato UltraWide, con rapporto fra le dimensioni pari a 21:9.

È un monitor piatto, capace di risoluzione pari a 3.400 x 1.440 pixel, a tecnologia Led. Ha una densità di 94 PPI e la luminanza dichiarata pari a 300 nits. Viene sostenuto da un braccio solido e stabile che ne permette la rotazione orizzontale e la regolazione a diverse altezze per meglio adattarsi alle varie esigenze professionali; una volta posizionato il monitor resta saldo sul piano di lavoro, allo stesso tempo è molto facile modificarne l’altezza in base a molteplici fattori, senza che ci sia la necessità di utilizzare alcun attrezzo.

La webcam è in formato popup e può venir estratta dalla sua posizione a riposo solo al momento dell’utilizzo, garantendo la privacy per il resto del tempo. È compatibile con la tecnologia Windows Hello.

Il monitor permette il collegamento con diverse sorgenti visive, in particolare HDMI (limitata a 100 Hz di frequenza), DisplayPort e USB-C, queste ultime capaci di gestire segnali a 120 Hz. Le USB-C sono ben due, arrivando a gestire così fino a quattro sorgenti selezionabili con i tasti di input. Una porta DisplayPort Out permette il collegamento a catena con un secondo monitor. Due sorgenti diverse possono essere mostrate a schermo in contemporanea, mediante l’attivazione di una piccola immagine in uno degli angoli (PiP, Picture in Picture) o dividendo l’area visibile a metà affiancando le sorgenti (PbP, Picture by Picture).

Le impostazioni vengono gestite da un menu on-screen controllabile tramite tasti funzione dedicati anche a funzioni rapide. Molto utile il pulsante di muto per il microfono a bordo, che abbiamo trovato però un po’ lontano e quindi non troppo raggiungibile rispetto al centro dell’area di lavoro.

Fra le caratteristiche avanzate di questo prodotto troviamo una webcam integrata da 5 megapixel, disponibile per il computer quando si usa una delle due connessioni USB-C; è inserita all’interno di un blocco che emerge meccanicamente dalla parte superiore del monitor, e risulta disattivata quando viene riposta all’interno del case, garantendo la massima privacy possibile. La telecamera è ben definita, forse un po’ scura in alcune situazioni di bassa luminosità, ma estremamente pratica; la sua posizione permette di posizionare la finestra della videoconferenza nel centro dell’ampio spazio offerto dal display, mantenendo ai suoi lati altri software utili, come ad esempio gli appunti o le slide. La webcam ha un microfono integrato, dotato di un buon algoritmo di cancellazione del rumore ambientale, ed è compatibile con lo standard Windows Hello sui sistemi Windows 11, diventando uno strumento di sicurezza biometrica per l’accesso sicuro al sistema.

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Il monitor accetta segnali HDMI, DisplayPort (con possibilità di collegamento a cascata) e ben due USB-C, dedicati anche all’alimentazione del computer e al passaggio dei dati della webcam e dell’hub. Vediamo nella foto anche la porta Gigabit Ethernet e due porte USB alimentate.

Il collegamento al computer tramite USB-C abilita anche la ricarica del computer grazie ai 100 Watt disponibili, e da accesso all’hub USB incluso nel monitor dove troviamo alcune porte USB utili per collegare mouse e tastiera, ma anche dischi esterni autoalimentati o smartphone da ricaricare, grazie al fatto che alcune sono alimentate e chiaramente indicate con il simbolo dell’energia. L’hub è molto comodo perché di fatto permette di collegarsi al computer con un singolo cavo che fornisce anche energia, funzione che abbiamo trovato particolarmente utile essendo noi utenti di pc portatili. Al primo utilizzo ci siamo accorti che, nel momento in cui il monitor è entrato in standby, le porte USB si sono spente: tramite il menu a schermo abbiamo però potuto richiedere allo schermo di tenerle alimentate, sacrificando però alcune funzionalità di risparmio energetico.

L’hub comprende anche una scheda di rete Ethernet da 1 Gigabit, riducendo così di un cavo le necessità del computer e centralizzando sul monitor, che generalmente rappresenta la postazione fissa, la totalità dei collegamenti. Un foro nel braccio che sorregge lo schermo ci ha permesso di raggruppare tutti i fili in maniera ordinata, rendendo ancora più pulita la nostra scrivania.

Sul lato troviamo due ulteriori porte USB-A non alimentate perfette per mouse e tastiera, e una USB-C, oltre alla porta minijack per collegare cuffie o casse esterne; non manca, essendo un prodotto business, lo slot anti-rimozione.

Tutte le funzioni dell’hub USB, inclusa la rete e la webcam, possono essere trasmesse alternativamente al computer connesso alla prima o alla seconda porta USB-C: questo, unito alla tecnologia PiP/PbP, ci ha permesso di pulire ancora di più lo spazio della nostra scrivania, potendo usare una sola coppia mouse/tastiera con due diversi computer, anche se non contemporaneamente.

Il risparmio energetico in stand-by delle porte USB, disabilitabile, non è l’unica caratteristica per risparmiare corrente. Philips ha infatti inserito un sensore di presenza in grado di rilevare un essere umano posto dinnanzi allo schermo tramite infrarossi, riducendo la luminosità ed i consumi quando l’utente si sposta dalla sua scrivania.

Caratteristica comune anche ad altri monitor della stessa serie di Philips è la presenza di una staffa estraibile dedicata al supporto per le cuffie: di fattura solida, contribuisce a mantenere l’ordine sulla scrivania. La presa audio-out peraltro è proprio lì nelle vicinanze.

La nostra esperienza con il monitor è stata molto positiva: le immagini sono piacevoli, non stancano la vista, e la presenza della webcam così come dell’hub USB ci hanno semplificato la routine lavorativa. Abbiamo trovato non troppo efficaci gli speaker inclusi, da 5W, tanto che alla fine abbiamo scelto di usare o quelli integrati nel nostro portatile, o la porta audio-out presente sul monitor con le nostre cuffie; abbiamo infine rilevato una certa rumorosità della corrente di alimentazione, che ha causato che delle casse esterne non connesse con cavi bilanciati prendessero un ronzio deciso causato dall’accensione del monitor.

Il Philips 40B1U5601H/00 viene venduto a un prezzo fra i 600 e i 650 euro, una cifra che rende questo prodotto decisamente competitivo e interessante. Con i suoi 40” permette di tenere sott’occhio più applicazioni in contemporanea, fornendo un desktop largo decisamente più efficace contrapposto all’impostazione con due monitor affiancati.

Il monitor è sorretto da un braccio molto solido capace di far modificare l’altezza e l’inclinazione dello schermo con estrema facilità, nonostante il peso non proprio trascurabile; la base inoltre permette una rotazione orizzontale
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