Difficile rimanere delusi dalle possibilità creative offerte dal nuovo Osmo Pocket 3 di DJI: la nostra prova ha dimostrato come la piccola telecamera montata sul suo gimbal, lo stabilizzatore motorizzato a 3 assi di rotazione, possa contribuire alla realizzazione di video di impatto, perfetti per lo youtuber o il blogger che ogni giorno desideri far uscire materiale di ottima qualità sui suoi canali social.

L’Osmo Pocket 3 è la terza versione della fotocamera stabilizzata tascabile del produttore cinese DJI, noto soprattutto per i suoi droni dotati di ottimi supporti per riprese video amatoriali e professionali e, nei modelli di punta, per l’attenzione posta proprio alle lenti delle fotocamere. Si presenta come un robusto parallelepipedo impugnabile, adatto alle mani di un adulto, e dotato su un suo estremo di una fotocamera con sensore CMOS da 1 pollice, sorretta da uno stabilizzatore meccanico a 3 assi capace di mantenere l’inquadratura anche in situazioni dinamiche e di sfruttare il controllo del piccolo joystick per ruotare in modo più controllato possibile rispetto ad un semplice movimento manuale. La leva di controllo può essere usata per effettuare rotazione, modifica di altezza oppure per la gestione dello zoom digitale, capace di ingrandire fino a 4 volte l’immagine inquadrata. L’unico altro bottone fisico è quello dedicato all’avvio della registrazione: tutto il resto è affidato a un display touch OLED da 2 pollici che basta ruotare in orizzontale per attivare la fotocamera.

DJI Osmo Pocket 3
Per usare la fotocamera basta ruotare di 90° lo schermo e premere il tasto rosso per iniziare una ripresa. Per migliorare l’ergonomia abbiamo attaccato anche il piccolo manico compreso nella confezione, che ci aiuta anche nell’utilizzo con un treppiede.

Il touchscreen è molto luminoso, ricco di controlli che possono essere attivati alla semplice pressione di un’icona o dei menu che compaiono facendo swipe praticamente da ogni lato. La posizione nella quale è disposto determina anche il tipo di video registrato: orizzontale per il classico formato 16:9 fino a 4K di risoluzione e 60 fotogrammi al secondo, o in verticale per le storie di Instagram e TikTok, con risoluzione tagliata a soli 3K, comunque più che sufficiente per l’esportazione sui social network.

DJI Osmo Pocket 3 Controllo a bottoni
Il joystick permette di controllare, con grande precisione, la rotazione e l’inclinazione della fotocamera; premendo sul lato destro del touch screen si può modificare la funzione del joystick per fare in modo che gestisca lo zoom al posto dell’inclinazione.

Fin dal primo utilizzo ci è risultato evidente come il mondo dei social video maker, degli influencer e dei blogger può essere un pubblico verso il quale questo prodotto si rivela essere ottimale: è in grado di realizzare riprese stabili, luminose, capaci di seguire il soggetto anche in modalità “selfie”, e pensato con numerose funzionalità atte proprio a chi desidera riprendersi in autonomia. Alcuni esempi sono il mantenimento di una persona in una determinata area dello schermo, selezionata in modo da costruire un’inquadratura mai monotona composta seguendo idealmente le proporzioni della spirale aurea, al fine di ottenere un’immagine interessante e dinamica. È possibile inoltre attivare la registrazione nel momento in cui il soggetto viene riconosciuto all’interno di una zona preimpostata, così da potersi fare da registi in totale autonomia. Il tracking è veramente ben fatto e impressionante: la fotocamera si muove rapidamente in modo da tenere stabile l’inquadratura, lasciando che sia lo sfondo a spostarsi: l’effetto è simile a quanto prodotto da alcuni telefoni o computer di fascia alta con le loro fotocamere dotate di AI, dove in questo caso lo spostamento è più naturale essendo dovuto al vero movimento fisico dello stabilizzatore, e non a una centratura basata sul software.

Da ogni lato del touchscreen si può far comparire, con un semplice gesto, uno dei menu di controllo: questo è quello più completo, dove si possono selezionare tutte le diverse impostazioni e persino salvare diversi preset in base alle necessità per le quali si andrà a usare la fotocamera.

La qualità delle immagini è molto buona per le dimensioni del sensore, e la fotocamera è in grado di acquisire immagini con un’elevata gamma dinamica, capace di esaltare i colori e migliorare i dettagli. Tutto questo è dovuto alla gestione dello standard HLG (Hybrid Log Gamma) a 10 bit, una specializzazione del concetto di fotografia HDR, e al supporto al formato proprietario di DJI D-Log M a 10 bit, usato anche da molti dei suoi droni: tutto questo permette di effettuare un’ottima color correction in post produzione, rendendo visibili tutti i dettagli delle immagini anche in diverse condizioni di luce dei vari soggetti componenti la scena.

La Osmo Pocket 3 è estremamente portatile ed ergonomica, perfetta per la mano di un adulto. Misura 139,7×42,2×33,5 mm e pesa 179 grammi. In questa immagine è riposta nella sua custodia di trasporto che protegge tutte le parti sensibili del prodotto.

L’Osmo Pocket 3 è un ottimo strumento autonomo, capace di registrare su una scheda microSD e di operare utilizzando i suoi menù a schermo; quando accoppiato con uno smartphone e la sua app DJI Mimo, disponibile gratuitamente per iOS e Android, diventa ancora più pratico. L’app sfrutta un collegamento diretto WiFi per trasmettere in tempo reale i video in alta qualità e li mostra sul più ampio schermo del telefono, trasportandone tutti i controlli in remoto. Grazie all’app è possibile poi applicare numerosi filtri, da quelli di fotoritocco estetico, con visi istantaneamente più levigati e con applicazione automatica di make-up, a quelli per snellire l’intera figura. Il risultato, se portato all’estremo, crea immagini degne della miglior uncanny valley, ma se i filtri vengono dosati in modo opportuno possono levare segni di stanchezza o altre piccole imperfezioni, evitando lavori di post produzione che molti videomaker probabilmente vorrebbero comunque effettuare.

L’app gratuita DJI Mimo svolge molteplici funzioni: dal controllo remoto, all’accesso ai contenuti memorizzati sulla scheda SD; l’app è disponibile in lingua italiana.

L’anima social del prodotto è evidente anche nel fatto di poter effettuare dirette video in streaming, generando flussi specifici per Facebook e YouTube, o un generico RTMP compatibile con la maggior parte delle piattaforme, oppure di poter essere usato come webcam di qualità, se collegata direttamente a un computer.

È veramente facile iniziare una ripresa con Osmo Pocket 3, così come attivare tutte le sue funzioni: in questi video si può apprezzare come tutti i controlli sono a distanza di uno swipe.

La portabilità è molto buona: con i suoi quasi 180 grammi di peso e le dimensioni limitate, può essere facilmente tenuta nella tasca della giacca o in un piccolo zaino, sempre pronta per riprendere; viene venduta con una custodia atta a riporla quando non in uso, proteggendo l’obiettivo, lo stabilizzatore e il monitor. Nella custodia possiamo riporre anche alcuni degli accessori disponibili, come: i filtri, l’ottica grandangolare e uno dei microfoni wireless che possono essere accoppiati. Osmo Pocket 3 può supportarne fino a due in contemporanea, permettendo di registrare interviste fra due persone, entrambe microfonate e con l’audio separato su tracce dedicate, perfetto per il montaggio in post produzione.

L’app DJI Mimo comprende un’ampia serie di video tutorial, da quelli per l’uso delle funzioni base a idee creative per riprese e montaggi di video belli ed efficaci.

L’impugnatura è molto comoda, basta poco allenamento per imparare a tenere stabile l’immagine e gestire i movimenti di camera con il piccolo ma solido joystick. Imparare a usare il prodotto è fondamentale per poter ottenere video di alta qualità: per questo viene in aiuto DJI stessa che, nella sua app, fornisce un’abbondante serie di video, ognuno di pochi minuti, capaci di guidare l’operatore dai comandi base a diverse tecniche di ripresa e montaggio, insegnando come gestire le tipiche transizioni dinamiche, preparare un videolog o riprendere al meglio i propri animali domestici. Ogni esercizio aiuta nella scoperta delle numerose funzioni e stimola la creatività con idee per i propri contenuti.

Fra le modalità di ripresa troviamo anche il timelapse, lo slow motion e l’hyperlapse; le nuvole di questo filmato sono state riprese in un’uggiosa giornata di febbraio a Milano: la fotocamera è riuscita a catturare la luce in modo da restituire colore alla scena.

DJI offre ai clienti dei suoi prodotti anche un’app per la creazione rapida di video componendo più riprese singole: LightCut. Questa app fa sì che lo smartphone acceda all’archivio video della fotocamera Osmo Pocket 3, analizzando le scene e creando video già pronti per la condivisione a partire da numerosi modelli predefiniti. Il risultato è veramente notevole e, anche dopo aver realizzato più video diversi, non si ha mai la sensazione che l’algoritmo si ripeta, ma che sappia trovare buone soluzioni, personalizzabili fino a ottenere il risultato finale desiderato.

Il motionlapse rappresentato qui sopra è un video in timelapse nel quale si può impostare un movimento dell’obiettivo automatizzato e dosato all’interno della durata della ripresa.

La Osmo Pocket 3 ci ha veramente colpito: se la qualità delle immagini è molto buona, comunque paragonabile ad alcuni smartphone di fascia altissima, sono lo stabilizzatore, l’ergonomia dell’impugnatura ed i suoi algoritmi che liberano la creatività e mostrano come tale prodotto sia un ottimo strumento nelle tasche di ogni buon videomaker. Viene venduto da DJI a 549 € in un kit contenente la fotocamera, la custodia e il manico da un quarto di pollice per migliorare l’impugnatura e permettere l’uso con treppiedi, oppure in kit Creator da 689 € con in aggiunta un obiettivo grandangolare, un radiomicrofono DJI Mic 2, un treppiede e una impugnatura estesa dotata di batteria aggiuntiva.

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