In Italia, è di 4 addetti il valore medio per impresa

Lo afferma l’Istat proponendo i dati relativi al 2009, da cui emerge che le realtà con meno di 10 addetti erano il 94,9% del globale, ossia circa 4,4 milioni di imprese (in calo dell’1,2% rispetto al 2008).

Sono
sempre meno gli addetti delle imprese italiane. Lo afferma l’Istat a fronte di precise
rilevazioni: l’ufficio di statistica afferma infatti che, rispetto all’anno
precedente, nel 2009 si è avuta una flessione sia del numero delle imprese (-1,2%)
sia degli addetti (-2%), con una rilevante diminuzione del valore aggiunto
(-11,7%).

Due anni fa, le imprese attive nell’industria e nei servizi erano 4.383.544 e
occupavano circa 17 milioni di addetti, di cui 11,4 milioni di dipendenti; la
dimensione media delle imprese era di 3,9 addetti per ogni singola realtà.

Le aziende hanno conseguito un
valore aggiunto complessivo di circa 630 miliardi di euro. Il valore aggiunto
per addetto era invece pari a 37,2 mila euro; il costo del lavoro per dipendente
risultava di 33 mila euro; la retribuzione lorda per dipendente ammontava a
23,7 mila euro e l’incidenza dei profitti lordi sul valore aggiunto era del
17,7%.

Le microimprese (con meno di
10 addetti), rappresentavano il 94,8% delle imprese attive, il 47,5% degli
addetti e il 25,5% del valore aggiunto realizzato. Nelle grandi imprese (con
almeno 250 addetti), che ammontavano a 3.502 unità, si concentrava il 18,9%
degli addetti e il 30,4% del valore aggiunto. Nelle microimprese il 64,2%
dell’occupazione era costituito da lavoro indipendente.

Il settore dei servizi di
mercato, con il 75,5% di imprese, il 62,4% di addetti e il 56,4% di contributo
alla creazione di valore aggiunto, si confermava il più importante settore
dell’economia nazionale in termini quantitativi. L’industria in senso stretto
rappresentava il 10,3% delle imprese, il 26,3% degli addetti e il 34,2% del
valore aggiunto; mentre nel settore delle costruzioni si concentravano il 14,2%
delle imprese, l’11,3% degli addetti e il 9,4% del valore aggiunto.

Nel 2009 le imprese
manifatturiere esportatrici testimoniavano una più elevata produttività
apparente del lavoro (il valore aggiunto per addetto era di 52,2 migliaia di
euro) rispetto a quelle orientate esclusivamente al mercato interno (27,3
migliaia di euro), con un differenziale positivo riscontrato in tutte le classi
dimensionali delle imprese.

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