In Ibm il podcast diventa metodo

Prima come esperimento, ora come caso di studio, un domani come modello. Il podcast si fa strada anche nelle organizzazioni come strumento di comunicazione. Con ritorni inaspettati.

Dall’instant messaging ai blog per approdare infine al
podcasting.
In Ibm sembra essere questa l’ultima frontiera della
comunicazione interna.
E da qualche mese, per di più.
Tutto è iniziato lo
scorso mese di agosto, quando la società decise di erogare una serie di seminari
dal titolo “Ibm and the future of…” attraverso postcast, vale a dire file
audio riproducibili sia su pc, sia su normali lettori digitali, come l’iPod.

Un esperimento, certo, ma con una accoglienza così positiva da convincere la
società ad adottare la stessa policy che solo poco mesi prima aveva scelto per
il blogging: farne uno strumento di lavoro.
E così ha messo a disposizione
dei suoi 320.000 dipendenti i tool necessari per caricare i file audio e
distribuirli via Rss.
Per ora sta lasciando ampio spazio alle scelte
autonome, ma sta studiando con interesse i fenomeni emergenti, così da
trasformarli in modelli implementabili.
Un caso su tutti: la struttura che si
occupa della gestione della supply chain. In questo gruppo di lavoro era
prevista una conference call settimanale alla quale dovevano convenire almeno
7.000 persone. Ora è sufficiente che i manager effettuino l’upload di un podcast
settimanale, che le persone dello staff possono ascoltare quando è più comodo
per loro. Oltre che estremamente più economico, sostengono in Ibm, è anche molto
più pratico, visto che non obbliga nessuno a organizzare il proprio tempo in
funzione della conference call settimanale.

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