In futuro Windows potrebbe installare da sé le patch

A fronte della recente diffusione del virus Lovsan/blaster, Microsoft sta seriamente valutando la possibilità di rendere sempre attivo il processo di istallazione dei software volti a porre rimedio alle vulnerabilità del sistema operativo

22 agosto 2003 Sempre più spesso accade che vi
sia una diffusione su vasta scala di virus che sfruttano note vulnerabilità di
Windows e per le quali Microsoft ha da tempo messo in circolazioni le opportune
patch. Questo succede perché di solito a installare tali patch sono davvero in
pochi, soprattutto sul fronte domestico. Una prova evidente di ciò è il recente
virus Lovsan/Blaster che ha attaccato con successo centinaia di migliaia di pc
che non avevano ancora installato l’ultima patch rilasciata da Microsoft.


Per questo motivo la società di Bill Gates sta seriamente valutando
l’opportunità di rendere sempre attiva e automatica all’interno della prossima
versione di Windows un’utility per l’installazione delle nuove patch. In Xp
questo non è successo perché gli utenti avevano sconsigliato di inserire uno
strumento che poteva dare l’idea di avere sempre sotto controllo il pc.
Tuttavia, la realtà dei fatti sembra dare ragione a Microsoft e alla sua idea
che l’automatizzazione del processo di installazione sia il modo migliore per
rendere più sicuri i personal computer.


Rimane però un problema da risolvere: in passato è successo che
l’installazione di alcune patch abbia creato più problemi di quelli che ha
risolto. Fatto questo che ha spinto gli amministratori di sistema a bloccare
ogni download automatico e a provare in prima persona gli effetti, positivi o
negativi che siano, dei software volti a eliminare le vulnerabilità del sistema
operativo. Va da sé che sono già diverse le voci che si sono levate (Gartner
prima fra tutte) per consigliare a Microsoft di offrire agli utenti la
possibilità di attivare o meno autonomamente la procedura di installazione
automatica delle patch. Una scelta differente e a carattere costrittivo,
evidenza Gartner, potrebbe avere effetti catastrofici.


Staremo a vedere quale decisione prenderà Microsoft, d’altra parte dovremo
aspettare ancora un po’ di tempo prima che sia pronta la nuova edizione di
Windows. Nel frattempo, la società ha assicurato che cercherà il modo più
consono per migliorare diversi aspetti inerenti le patch e la loro
installazione, a partire dalla qualità delle patch stesse per arrivare alla
metodologia e alla tecnologia di aggiornamento, ma anche al modo di avvisare gli
utenti della messa in circolazione delle patch.

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