Buona parte dei positivi risultati finanziari registrati dal fornitore di servizi statunitense, anche dopo gli attacchi terroristici dello scorso 11 settembre, sarebbero imputabili alla politica di business affrontata dalla società per ridurre i propri costi a beneficio dei clienti
Escludendo i costi sostenuti per l’acquisizione
di Structural Dynamics e Unigraphics, nel terzo trimestre fiscale di quest’anno,
Electronic Data Systems ha riportato una crescita del 20%.
Questo grazie
alla politica di riduzione dei costi affrontata dalla società texana che ha
affidato in outsourcing buona parte delle proprie attività sui
computer.
I guadagni di Eds si sono così portati a quota 334 milioni di
dollari, o 69 centesimi per azione, rispetto ai 279 milioni, o 59 centesimi per
azione, realizzati nello stesso periodo di un anno fa.
Conteggiando però
i costi per le acquisizioni, i guadagni del fornitore di servizi, numero due al
mondo alle spalle di Ibm, sono calati del 24% fino a raggiungere 212 milioni di
dollari, rispetto ai 279 milioni dell’anno scorso.
Le azioni della
società nel corso del 2001 sono comunque cresciute di 9 punti percentuali e le
previsioni da parte della stessa Eds per il prossimo quarto trimestre fiscale
sono decisamente positive.
Nel terzo trimestre 2001 i ricavi del
fornitore di Dallas sono cresciuti di 16 punti percentuali, fino a raggiungere
quota 5,6 miliardi di dollari, rispetto ai 4,8 miliardi registrati un anno
fa.
Buona parte dei positivi risultati finanziari realizzati in questo
difficile momento economico e politico sarebbero imputabili al fatto che Eds è
decisamente focalizzata sulla fornitura di servizi a lungo termine.
Aver
affidato a terze parti una parte del proprio business ha inoltre permesso alla
società di ridurre i costi a favore dei propri clienti.
Non a caso, con
il consenso degli analisti di First Call, Eds confida di poter riportare
guadagni pari a 78 centesimi per azione entro la fine dell’anno fiscale
2001.
