In Cina hanno copiato anche la Nec

La pirateria lavora in grande. E crea una copia della multinazionale giapponese. Ma i prodotti guasti tornavano a Tokio

Il fenomeno della contraffazione in Cina non conosce limiti. Se siete rimasti
impressionati dalla foto della Ferrari taroccata mostrata da Franco Frattini,
vicepresidente allora non avete visto ancora nulla. Come racconta oggi su
Repubblica federico Rampini in Cina hanno fatto di meglio clonando un’intera
multinazionale. Da anni, racconta il giornalista, al gigante giapponese
dell’elettronica Nec arrivavano segnalazioni sulla vendita di prodotti falsi a
suo nome a Pechino e Hong Kong. Pc, Dvd, Mp3 player con il marchio della società
giapponese erano tranquillamente in vendita generando anche ingenti fatturati
per i pirati.


Che non erano quattro ragazzini particolarmente
intraprendenti ma una vera azienda che i detective di Nec hanno scoperto dopo un
paio d’anni di indagine. Dietro i pc falsi c’era una Nec parallela, un’impresa
gemella con cinquanta fabbriche, magazzini, marketing e perfetti certificati di
garanzia contraffatti che in caso di guasto dei prodotti arrivavano direttamente
alla vera Nec. I pirati infatti non fornivano l’assistenza.

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