In calo del 4% l’It italiana secondo Eito

L’Osservatorio europeo dà qualche segnale di incoraggiamento per il 2012, soprattutto grazie al software, ma il consuntivo del 2011 rischia di essere davvero pesante.

Secondo gli ultimi dati pubblicati da Eito (l’European Information Technology Observatory), il prossimo anno l’industria del software è destinata a crescere del 4,6% rispetto al 2011, arrivando a superare il tetto dei 70 miliardi di euro di valore complessivo.

Una crescita superiore di due punti percentuali a quella prevista per l’intero comparto It, per il quale l’Osservatorio prevede un incremento del 2,7% a 320 miliardi di euro, in recupero rispetto al calo dello 0,6% registrato in questo non facile 2011.

Appare evidente che spetta al software compensare il rallentamento dell’hardware che già quest’anno è destinato a chiudere al di sotto delle aspettative, sia a causa di una congiuntura economica non favorevole sia a causa dei cambiamenti radicali in atto sul fronte dei pc.

Se il mercato greco dell’It ha registrato in un anno un calo del 12% a 1,5 miliardi di euro, l’Italia non sta certo meglio: per il nostro Paese si parla infatti di un regresso del 4% a 25 milardi di euro.
Male anche la Spagna, in regresso del 5% alla soglia dei 19 miliardi di euro.

Pesantemente colpiti sono stati gli investimenti da parte del settore pubblico, così come i budget delle imprese.
Tuttavia, proprio nei tre Paesi summenzionati, e dunque l’Italia è fra essi, la situazione dovrebbe gradualmente migliorare già nel 2012, pur rimandendo ancora forti i segnali di incertezza economica.


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